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Mattatoio n°5

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Mattatoio n°5 di Kurt Vonnegut è certamente un libro contro la guerra.
L’autore visse in prima persona, in qualità di prigioniero di guerra americano, il bombardamento di Dresda, il più terribile ed inutile della seconda guerra mondiale, che causò la morte di ben 135.000 persone. A titolo di paragone, la bomba di Hiroshima causò 71.379 vittime.

del Custode del Goolestan


Si tratta della pagina più buia della strategia del bomber command anglo – americano, dato che alla fine, a Dresda non c’erano obiettivi militari.
La bellissima città fu rasa al suolo dalle enormi “Block Buster”, bombe speciali che scendevano lente e pesanti col paracadute ed erano in grado di polverizzare un intero isolato. Poi sulle rovine vennero lanciate tonnellate di bombe incendiarie al fosforo, che causarono una terribile tempesta di fuoco, una fornace che provocò la morte anche della gente nei rifugi, che fu letteralmente cotta al forno.

Ma cento prigionieri americani, fra i quali Kurt Vonnegut, erano stati ricoverati nel mattatoio n°5, sotto centinaia di metri di roccia, assieme a quarti di bue. Quando uscirono fuori c’era un paesaggio lunare ed erano morti tutti.

L’autore però non si sofferma certo in dettagli tecnici o in particolari macabri: la guerra ed il bombardamento di Dresda sono solo un pretesto per raccontare molto altro.

Il libro narra soprattutto le gesta di Billy Pilgrim, uno strampalato personaggio che aveva il dono di viaggiare nel tempo.
Così il libro è tutto spezzettato e la storia fa continui balzi nel tempo assieme al personaggio principale.

Mattatoio n°5 è uno dei libri dal ritmo più “sincopato” che mi sia mai capitato di leggere.

Non segue un percorso lineare e non è per niente facile da seguire. La cosa è poi decisamente peggiorata dallo stile “intellettuale di sinistra anni ‘70”.
Ci sono continue esagerazioni, messe lì solo per stupire, frasi ripetute allo sfinimento (credo che la frase “Così va la vita” sia presente almeno 600 volte in meno di 200 pagine) e una tipica “posa” che ricorda molto i film di Woody Allen.
C’è lo stesso fraseggio, la stessa filosofia esistenziale, gli stessi luoghi comuni apparentemente anticonformisti.

Ma come nei films di Woody Allen, in mezzo a balbettamenti e atteggiamenti vittimistici nei confronti del governo, dell’esercito, ecc., si trovano vere perle di saggezza, che da sole meritano la lettura del libro.

E poi non manca la poesia, che ti trovi davanti all’improvviso, mentre segui l’autore attraverso infiniti orrori.

Saluti a tutti.

Titolo
Autore
Prezzo
Dati
Anno
Editore
Collana
Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini
Vonnegut Kurt
EURO 5,60
196 p., brossura
2005
Feltrinelli
Universale economica
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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 31 ottobre 2005 - 2183 letture

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