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Ma il Governo non può finanziare il tango argentino!

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Per quale motivo il Governo centrale dovrebbe finanziare il tango argentino a Senigallia, i film propaganda su Che Guevara nelle scuole, i milioni gettati al vento per la pace in Palestina (!), le partite di bridge e scacchi, i convegni sul nulla?

da Roberto Paradisi
Liberi x Senigallia


Prima di gridare allo scandalo sui tagli giustamente previsti dalla Finanziaria per gli enti locali (che non toccano i servizi sociali ma le deliranti sprecherie delle pubbliche amministrazioni), il sindaco di Senigallia dovrebbe spiegare ai cittadini come spende i loro soldi. Altro che presentare ordini del giorno militanti contro il Governo Berlusconi!
Attenzione: non si tratta di “animare” una città turistica come furbescamente qualche consigliere di maggioranza (vistosamente imbarazzato di fronte ai dati incredibili che ho letto in consiglio comunale) ha voluto chiosare nel tentativo di difendere l’indifendibile.
Una città non si anima con i soldi per la Palestina, le partite a carte, le consulenze inutili e il liscio pagato dai contribuenti. Personalmente ho individuato uno spreco di oltre 230 mila euro analizzando solo alcune delibere assunte dalla Giunta comunale o direttamente dai dirigenti nell’arco di circa 5 mesi del 2005 (ma, stiano certi i nostri amministratori, continuerò il mio lavoro). Soldi che possono e devono essere spesi per servizi sociali, educativi ecc… .
Ma ecco alcuni esempi per capire dove finiscono i soldi dei cittadini, salvo poi incolpare il Governo della mancanza di fondi: 1500 euro al circolo scacchistico per nove partite in simultanea, 2200 euro ai no-global del “Pane e le rose” per proiezioni video e concerti, 2500 euro ai colleghi disobbedienti del “Gratis” per non meglio precisati concerti di primavera, 250 euro per una partita di bridge giocata in trasferta da nostri concittadini, 25.000 euro per “Pane nostrum” (qui si contesta l’enormità della cifra per la manifestazione), 6000 euro per una consulenza ad un signore incaricato di reperire fondi per le politiche giovanili (quanti ne ha reperiti? E come sono stati spesi?), 15.000 euro circa ripartiti tra varie associazioni tra febbraio e marzo per eventi di cui nessuno ha sentito parlare, 5000 euro (cinquemila!) per aderire alla rete pacifista in favore della Palestina (sic!), 3359 euro per acquistare mille libri per aiutare tre giovani neo-scrittori senigalliesi, 37.661 euro per retribuzioni di risultato (quali risultati?) ai dirigenti del Comune, 30.000 euro (!) per le quattro serate di “Notte tinta”, 8.531,40 euro per proiettare i film del giovane Che Guevara nelle scuole senigalliesi (titolo provvidenziale dell’iniziativa: “Niente da capire”), 1188 euro per un convegno sanitario dal titolo “comunicare o meta-comunicare, questo è il problema”, 6000 euro per le auto-celebrazioni della bandiera blu, 2065 euro per diventare “città dell’olio” (complimenti), 2000 euro per diventare “città del pane”, 2785 euro per l’inaugurazione elettoralistica della piscina comunale, 2500 euro per un corso di un dirigente sulla comunicazione, 1200 euro per una esibizione di tango argentino (ma per favore!), 1000 euro per una manifestazione hip hop (quelli dalla bomboletta spray facile), 38.700 euro (!!) di parcella per una sola pratica (un ricorso al Consiglio di Stato) ad un avvocato di Bologna, 2000 euro ad una palestra privata per una manifestazione di danza… . Potrei andare avanti (e lo farò).
Per ora mi fermo. Con una considerazione: liberi certi cittadini privilegiati di ballare il tango e giocare a carte. Ma con i soldi propri. E’ tempo di serietà.

   

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 ottobre 2005 - 2918 letture

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