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Ostra Vetere: l'assessore regionale Ugo Ascoli ''boccia'' la Moratti

2' di lettura 30/11/-0001 -
Buona risposta di pubblico quella registrata venerdì scorso per il primo di una lunga serie di incontri tematici promossi dalla “Lista per Ostra Vetere” e rivolti alla cittadinanza.

dalla lista Per Ostra Vetere


Relatore d’eccezione l’ass. regionale Ugo Ascoli, che ha magistralmente intrattenuto l’assemblea relazionando su una questione sempre attuale come quella della scuola. Dalla riforma del primo ciclo a quella del secondo: questo il percorso legislativo lungo il quale si è mosso l’assessore evidenziando ai presenti le lacune e i grossi nei del piano elaborato dall’uscente Ministro all’Istruzione Letizia Moratti.

Sotto accusa è finita in primo luogo l’ultima Finanziaria approvata dall’attuale Governo, reo di aver tagliato quasi 50 milioni di euro a discapito della progettualità scolastica e della integrazione dei disabili, privati in buona parte del diritto al sostegno. Relativamente al 1° ciclo (scuola primaria ed ex-scuola media), la cui riforma è già in atto, il Professore ha sentenziato, mutuando uno slogan di grido in voga nelle varie manifestazioni di protesta studentesca che “si può parlare tranquillamente di controriforma piuttosto che di riforma della scuola”.

Per motivare la legittimità di tale affermazione ha poi elencato una serie dettagliata di ragioni: dall’abolizione del tempo pieno all’esubero del numero degli alunni per classe; dall’assurdo frazionamento dell’orario alle promesse disattese circa l’esistenza della figura professionale del docente-tutor; dalle chimeriche previsioni di investimenti per un ammontare di 8.000 milioni di euro agli effettivi 90 milioni stanziati.

“Una storia di promesse mancate”: così l’assessore ha concluso relazionando sullo stato della scuola del 1° ciclo. Non meno critica l’analisi relativa alla riforma della scuola superiore, non ancora avviata per merito del freno posto al Ministero dalla Conferenza delle Regioni e comunque, ha assicurato il relatore, non attuabile prima del 2007-2008.

“Il primo motivo di allarme – ha spiegato Ascoli – nasce dalla intenzione, già espressa, di imporre la scelta del futuro di ciascun utente anticipandola all’età di 13 anni, in controtendenza rispetto a tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea, i quali hanno innalzato il livello minimo di istruzione ai 16 anni”.

“Riproponendo una scissione interna alla secondaria superiore e promovendo una doppia formazione che si esprime nella scelta di uno dei due percorsi obbligati (liceale o professionalizzante)
– ha poi proseguito – la Moratti porterebbe la scuola italiana indietro di 50 anni, quando esisteva ancora l’avviamento professionale. Non possiamo concepire la scuola come un’azienda perché essa nasce come comunità educativa”.

Nella foto l'assessore regionale all'istruzione Ugo Ascoli durante l'incontro ad Ostra Vetere.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 26 ottobre 2005 - 1556 letture

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