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s2w: Rideterminazione dei canoni demaniali marittimi: le richieste delle Regioni

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Eliminare lo stato di incertezza che penalizza, da quasi due anni, i concessionari del demanio marittimo con finalità turistiche.
Rinviare la decorrenza degli aumenti dei canoni fino al raggiungimento di un’intesa con le Regioni che si oppongono, sin d’ora, ad incrementi “indiscriminati” del 300%.

dalla Regione Marche
www.regione.marche.it


È quanto ha chiesto al Governo nazionale il coordimaneto interregionale sul demanio marittimo, riunitosi ieri a Roma, per sollecitare la convocazione del Tavolo tecnico costituito il 5 agosto 2004 presso la presidenza del Consiglio dei ministri e mai più convocato.

Le Regioni – sottolinea il vicepresidente Luciano Agostini – sollecitano una rideterminazione equa dei canoni, in stretto raccordo con le autonomia locali.
Chiedono una ripartizione dei fondi che consenta alle stesse Regioni di finanziare l’attività connessa al demanio e al suo mantenimento
”.

La rivalutazione dei canoni ha già visto quattro proroghe, per consentire il confronto tra Governo, Regioni, Comuni e organizzazioni di categoria. Ma il tavolo di coordinamento non si è più riunito, dopo la prima riunione interlocutoria del 9 settembre 2004.

Alla vigilia dell’ennesima scadenza dei termini – chiarisce Agostini – le Regioni hanno espresso profonda preoccupazione: se, da un lato, appare indispensabile una nuova proroga, dall’altro il Governo deve avviare subito il confronto per giungere a una proposta risolutiva, che tenga conto dell’esigenze del settore turistico e non solo delle difficoltà legate alla manovra correttiva del bilancio dello Stato”. (r.p.)





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 08 ottobre 2005 - 2635 letture

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