film: Non bussare alla mia porta

Al cinema “Gabbiano” è in programmazione l’ultimo capolavoro del tedesco Wim Wenders “Non bussare alla mia porta”. Per i lettori di Vivere Senigallia l'ingresso è ridotto. |
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di Milena Delle Grazie
milena@viveresenigallia.it
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Pensare con occhio europeo ad un film che pone l’accento sul carattere più intimista e riflessivo dell’America, lontano dunque dal clamore e dalla confusione dell’eccesso, non è strano se il regista risponde al nome tedesco di Wim Wenders, tra i più americani fra gli autori provenienti dal vecchio continente, legato alla cultura statunitense che rivisita con estrema sensibilità.
Dopo aver descritto il terrore degli Usa ne “La terra dell’abbondanza”, questa volta sceglie di raccontare il lungo viaggio di un uomo, l’attore di film western Howard Spence (Sam Shepard), che un giorno decide di abbandonare carriera, e vizi che ne conseguono, per riscoprire affetti umani ed occasioni ormai perdute nel tempo, su tutti un figlio mai conosciuto.
Seguendo un’ottima sceneggiatura, scritta dallo stesso Shepard che incontra Wenders dopo venti anni da “Paris,Texas”, “Non bussare alla mia porta” è un film su una vera e propria fuga dalla vita, senza drammi e disperazione ma solo con la consapevolezza di aver rinunciato a delle certezze, a dei punti fermi.
Una fuga che avviene attraverso i paesaggi sterminati e silenziosi dello Utah e del Montana tanto cari a John Ford, dove è facile perdersi e rimanere senza fiato.
E’ inoltre una pellicola fatta “di attori”: un grandissimo Shepard, uno strepitoso Tim Roth nei panni di un segugio stralunato, e Jessica Lange, una autentica stella del cinema che nonostante l’età che avanza conserva intatto quel fascino che l’ha sempre contraddistinta.
C’è odore di nomination all’oscar…
Non bussare alla mia porta Regia: Wim Wenders Attori: Sam Shepard, Tim Roth, Jessica Lange, Sarah Polley, Eva Marie Saint Anno: 2005

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 01 ottobre 2005 - 2550 letture
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