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Savini: ''Perchè l'amministrazione snobba Vivere il Centro?''

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Interrogazione a risposta scritta del consigliere comunale Vincenzo Savini relativa al Movimento "Vivere il Centro", indirizzata all’assessore alle Attività Produttive, Commercio e Turismo Luigi Rebecchini.

da Vincenzo Savini
Liberi per Senigallia


Premesso
che a distanza di pochi mesi dall’insediamento del Consiglio Comunale mi sono pervenute già due istanze scritte ufficiali, di rilevante importanza, da parte di centinaia di cittadini che, inascoltati e disattesi dalla Giunta, si sono rivolti alla mia persona nella veste istituzionale di Vice-Presidente del Consiglio, quale espressione della opposizione;
che questo è un chiaro sintomo che deve far riflettere e che induce a criticare gli attuali Amministratori per il loro atteggiamento di distacco e lontananza in generale dai cittadini e dai loro problemi o legittime aspirazioni, in particolare da quei cittadini ritenuti "non in linea politicamente" o addirittura considerati di parte avversa .
Dunque un governo non per tutti i senigalliesi, ma attento e disponibile soltanto per coloro che sono di "appartenenza";
che una delle istanze suddette è a firma dei numerosi aderenti al Movimento Vivere il Centro pervenutami in data 27 luglio per cui non mi è stato malauguratamente possibile promuoverne il contenuto in questa sede consigliare prima dell’odierna riunione,stante la lunga pausa estiva dei lavori del Consiglio Comunale;
che tale istanza evidenzia come "Vivere il Centro" si sia sempre adoperato per la riqualificazione e la promozione del centro storico, ritenendolo oltre che un biglietto da visita per l’intera città anche un volano per l’economia cittadina considerando che gli esercenti il commercio in tale ambito sono in prevalenza piccoli imprenditori locali che, avendone la possibilità,reinvestirebbero sul territorio, diversamente dalla grande distribuzione;
che in tale ottica hanno richiesto ed ottenuto due incontri con l’Assessore Rebecchini, nel primo dei quali, avvenuto il 20 maggio u.s., hanno consegnato un documento con precise proposte, richieste ed indicazioni che lo stesso assessore, pur riservandosi di dare una risposta successiva, si è subito dichiarato personalmente e completamente d’accordo sulla richiesta di snellire le procedure burocratiche e le incomprensibili lentezze che penalizzano gravemente le iniziative dei privati, rassicurando che si sarebbe adoperato per facilitare le loro iniziative;
In un secondo incontro avvenuto il 17 giugno lei, Assessore, affermava che nessuna delle proposte avanzate poteva essere accettata a causa di mancanza di fondi, per cui il Movimento stesso a questo punto faceva domanda di poter abbellire a propria cura e spese le vie del centro per il periodo estivo mediante l’acquisto e la collocazione di fioriere, seggioline, guide in feltro, richiedendo di essere esonerato dal pagamento della tassa di suolo pubblico, non trattandosi ovviamente di attività espositiva, ma di vero e proprio arredo urbano; inoltre chiedeva, considerando che la stagione era già iniziata, di accelerare al massimo i tempi di autorizzazione , cosa, quest’ultima, che verbalmente veniva promessa.
E così dopo aver richiesto vari preventivi ai fornitori dei manufatti e raccolto oltre 50 adesioni da parte dei commercianti del centro storico "Vivere il Centro" provvedeva ad inoltrare, nel senso indicato sopra, formale domanda in data 4 luglio, copia della quale veniva consegnata brevi manu anche a lei!
Orbene a tuttoggi, fine settembre, stagione estiva negativamente conclusa, lei non ha mai dato corso e seguito a tutto quanto sopra esposto, ammettendo candidamente ,in un incontro occasionale dopo l’inoltro dell’istanza,che la domanda non poteva essere presa in considerazione per mancanza di elaborati del progetto per cui non se ne faceva nulla! (sembrerebbe, a suo stesso dire, con il coinvolgimento dell’Ufficio Tecnico).
Ma di quali elaborati di progetto si poteva mai parlare considerati i contenuti della proposta come sopra indicati!
Credo che un comportamento di tal genere sia inaudito ed inqualificabile oltre che gravemente lesivo degli interessi della città penalizzando in maniera irreversibile i commercianti del centro storico e con essi anche gli operatori turistici!
Eppure con le sue "esternazioni mediatiche" ed anche nelle sue apparizioni in pubblico durante la stagione estiva lei ha più volte ribadito l’assoluta importanza d’incentivare le attività commerciali soprattutto nel centro storico in relazione al turismo.
L’ultima di queste, che definirei con un eufemismo alquanto suggestiva, è apparsa soltanto alcuni giorni or sono sulla stampa locale e titolava esattamente così:"Turismo, si vince con i negozi aperti!"
Appare evidente quindi quale notevole confusione di idee e soprattutto di comportamento ci sia in ordine alla dichiarata compenetrazione delle due attività: turismo e commercio che costituiscono un binomio inscindibile in una città turistica, soprattutto durante la stagione estiva.
E comunque di Turismo tratterò in una successiva riunione di questo Consiglio ed in modo approfondito stante l’attuale situazione greve ed insostenibile del settore.
Alla luce, ma forse sarebbe meglio dire all’ombra, di quanto sopra esposto

chiedo
Per quale motivi reali lei ha assicurato al Movimento "Vivere il Centro" di condividere le richieste avanzate di cui in premessa ed in pari tempo si è impegnato ad intervenire per velocizzare l’iter burocratico della istanza e successivamente ha addotto quale motivazione del rigetto in toto delle richieste la capziosa mancanza di elaborati del progetto?
E semmai la presentazione di tale documentazione fosse stata per assurdo necessaria, perché non è stata formalmente richiesta con la indispensabile urgenza dati i tempi ristrettissimi, se veramente si voleva accogliere sinceramente la lodevole iniziativa dei commercianti?
Ed ancora, perchè a tuttoggi non ci si è degnati nemmeno di dare una dovuta risposta formale, anche se ormai ovviamente del tutto inutile, forse perchè avrebbe palesato l’assurda posizione assunta nei confronti di una libera e legittima aggregazione di categoria, che ha il grande pregio di essere considerata non allineata al pari di tante altre Associazioni e quindi anche esclusa da riunioni alle quali partecipano soltanto le Associazioni di categoria "istituzionali", per cui alla suddetta vengono riservati incontri in separata sede con evidente discrasia tra le parti?





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 29 settembre 2005 - 2473 letture

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