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Corinaldo: nasce l'Osservatorio Nazionale dell'Acqua

3' di lettura 30/11/-0001 -
“Seguendo un itinerario fluviale siamo arrivati al Nevola e alla sua valle”, così l’Assessore all’Urbanistica e Ambiente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, ha salutato tutti gli intervenuti nella Sala Grande del comune di Corinaldo, domenica scorsa, per assistere alla presentazione dell’Osservatorio Nazionale dell’Acqua nella Provincia di Ancona.

dalla Provincia di Ancona
www.provincia.ancona.it


L’acqua e i fiumi sono stati protagonisti costanti del lavoro della nostra Provincia attraverso convegni e progetti.
Acqua lasciata… è persa, è uno di questi e prevede la distribuzione di riduttori di flusso a tutte le famiglie del territorio.
L’utilizzo di questi piccoli filtri consente un risparmio dell’acqua per uso domestico fino al 50%.
E si tratta solo di una delle “buone pratica” proposte nella gestione dell’acqua: “Vogliamo mettere a punto e monitorare, attraverso questa collaborazione con il movimento del Contratto Mondiale dell’Acqua – ha aggiunto la Casagrande - esperienze e proposte presenti nel nostro Paese in materia di gestione delle acque dolci sotto il controllo pubblico”.
La ri-pubblicizzazione del servizio dell’acqua è stata al centro dell’intervento del Presidente della Provincia, Enzo Giancarli: “Vogliamo svolgere un’azione continua a sostegno di competitività e sostenibilità, perché di fronte ad un amento della ricchezza non deve venir meno il rispetto dei diritti, tra cui, fondamentali, cibo ed acqua”.
“L’acqua è un bene comune e non è possibile che su questo pianeta ci siano persone che non ne abbiano accesso”, ha incalzato Rosario Lembo, Segretario Generale del Contratto Mondiale dell’Acqua.
Da qui la proposta - sostenuta dalla Provincia attraverso l’Osservatorio – per destinare almeno mezzo centesimo di euro per metro cubo di acqua fatturato come contributo al finanziamento di specifici interventi di cooperazione che perseguano modelli sostenibili di gestione delle risorse idriche nei paesi sofferenti di carenza potabile.
Nella nostra Provincia, invece, come vanno le cose?
Bene, secondo Mauro Coltorti, Ordinario di Geomorfologia e Geologia Ambientale all’Università di Siena, anche grazie alle abbondanti precipitazioni di questa estate.
Dobbiamo però fare attenzione, secondo Coltorti, alla qualità della acqua e alla portata dei nostri fiumi, considerando che ci stiamo sempre più alimentando dalla falde profonde.
Non può però dirsi altrettanto per il resto del territorio italiano dove oltre un terzo della popolazione non ha accesso permanente e quotidiano all’acqua.
Rosario Lembo ha poi annunciato la presentazione il prossimo 29 settembre di un ordine del giorno al Parlamento Europeo che sancisca come l’acqua non sia una merce ma un bene comune, patrimonio dell’umanità e come tale non si può né vendere né comprare.
All’incontro ha portato il suo saluto di condivisione l’Assessore regionale Marco Amagliani che si è complimentato per il lavoro svolto dalla Provincia.


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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 settembre 2005 - 1921 letture

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