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La nuova organizzazione scolastica di base è ai nastri di partenza

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
L'apertura delle scuole, è per Senigallia quest'anno, particolarmente importante poiché diventa operativa la riorganizzazione della rete scolastica di base.

di Luana Fiorelli
luanafiorelli@vsmail.it


Il lungo processo di dialogo che ha portato la Conferenza Ente Locale - Scuola a redigere la proposta definitiva, poi deliberata dal Consiglio Comunale e trasmessa alla Regione, ha riconfigurato tutto il sistema scolastico di base.

I 4 Istituti Comprensivi creati - "Senigallia-Marchetti", Senigallia Centro-Fagnani", "Senigallia Nord-Mercantini", Senigallia Sud-Belardi" - racchiudono le materne, le elementari e le medie. Come hanno spiegato l'Assessore alla Pubblica Istruzione Fabrizio Volpini ed il Dirigente del settore Maurizio Mandolini, l'Amministrazione Comunale si è data degli obiettivi ben precisi da raggiungere.

La riorganizzazione che si è fatta vuole infatti portare una maggior omogeneità dell'offerta formativa; un'uniformità con l'organizzazione scolastica di base dell'intero territorio provinciale; una continuità culturale/formativa visto che gli Istituti comprendono 3 ordini di scuole; una funzionalità territoriale dei presidi scolastici dove convergono bambini appartenenti al territorio di riferimento ed una maggior erfficienza dei servizi scolastici.

Per quanto riguarda i dati statistici, gli iscritti all'anno 2005/2006 sono 4.033 con un lieve incremento che riguarda le scuole elementari, sostanzialmente invariato rimane invece il numero di medie e materne. Rispetto a 3 anni fa gli asili nidi e i centri infanzia hanno quasi raddoppiato l'offerta, ma soprattutto per questi ultimi la lista d'attesa risulta ancora troppo lunga. A 59 bambini diversamente abili verranno garantite le prestazioni necessarie attraverso l'attività di operatori professionali con un monte ore totale, maggiore del 30% rispetto all'anno precedente.

Un dato interessante riguarda la presenza di bambini stranieri. Quest'anno il loro numero è di 251, un notevole incremento se si pensa che due anni fa erano 180. Rappresentano ben 44 nazionalità di cui il 25% di origine albanese seguiti anche se con un po' di distacco dai cinesi che sono circa il 7%.

In totale circa il 6,5% degli iscritti a quest'anno scolastico non è italiano. Se l'integrazione sarà ben gestita da tutte le parti in causa la nuova generazione potrà godere di un arrichimento culturale reciproco.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 14 settembre 2005 - 1995 letture

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