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Omaggio a Papa Pio IX a 5 anni dalla beatificazione
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Sono passati cinque anni dal giorno in cui nella piazza di S. Pietro a Roma il papa Giovanni Paolo II proclamava beato il nostro concittadino papa Pio IX. Era il 3 settembre dell’anno giubilare del 2000, un momento particolare per la Chiesa Cattolica, pieno di grazia per i milioni di pellegrini che da tutto il mondo si recavano alla sede petrina per ottenere le sante indulgenze giubilari e per invocare la benedizione e la protezione da Dio per il nuovo millennio alle porte. |
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di Giacomo Campanile
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In questo contesto di magnifiche manifestazioni di fede e amore dei credenti per Cristo e per la Santa Chiesa papa Giovanni Paolo II ha proclamato beati due grandi papi Giovanni XXIII e Pio IX.www.teologiaxtutti.it
Quel giorno a S. Pietro c’ero anch’io! Mentre mi trovavo in piazza del Duca a Senigallia mi telefonò Mons B. Gherardini, della Congregazione per le causa dei santi, chiedendomi se alla celebrazione della beatificazione potevo portare al papa un dono: era una croce d’argento appartenuta a papa Pio IX . Con grande gioia diedi il mio assenso.
Ricordo che era una magnifica giornata di settembre piena di luce e di calore appropriata per l’evento. Mi trovavo vicinissimo all’altare papale posto riservato per i cardinali e le personalità politiche e sociali. E’ stata un’esperienza indimenticabile, ho ancora vivo nella mente il ricordo dei momenti in cui salivo le scale del piazzale e consegnavo la croce di Pio IX al vecchio e grande papa Giovanni Paolo II.
Ora, a distanza di cinque anni, vorrei ricordare in sintesi i momenti più importanti della vita e della missione del nostro amatissimo papa Pio IX, vorrei ricordare ai lettori di vivere Senigallia di leggere l’articolo serenamente, senza cadere nella tentazione sempre ricorrente dell’anacronismo, vale a dire non si possono applicare concetti e categorie attuali che in quel periodo storico erano ancora non approfondite, sviluppate e accolte.
Ecco cosa ci insegna la storia:
Pio IX (Senigallia, Ancona 1792 - Roma 1878), papa (1846-1878); il suo pontificato, il più lungo della storia, incluse il concilio Vaticano I, la promulgazione di diversi importanti dogmi e la perdita dello Stato Pontificio. Al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, Pio prese gli ordini nel 1819, divenne arcivescovo di Spoleto nel 1827 e fu nominato cardinale nel 1840 da papa Gregorio XVI, divenendone il successore.
Mentre il primo anno del suo pontificato fu contrassegnato dal liberalismo e dalle riforme politiche nell'amministrazione dello Stato Pontificio, lo statuto promulgato nel 1848 soddisfece appena le richieste di rappresentanza popolare senza peraltro contrastare efficacemente la diffusione del nazionalismo in Italia; la rivoluzione del 1848 costrinse il papa all'esilio a Gaeta, nel regno di Napoli., Due anni dopo, abbattuta l'appena proclamata Repubblica romana grazie all'intervento militare francese, Pio tornò in Vaticano opponendosi strenuamente a qualsiasi tipo di liberalismo, sia clericale sia politico.
Pio impose il rigido controllo della Chiesa sulla cultura nello Stato Pontificio e fu inflessibile dinanzi alle richieste di un governo costituzionale, e tanto più alle istanze di unificazione italiana; sostenne anzi l'ultramontanismo, una dottrina che proclamava il primato papale sulle Chiese nazionali e che trionfò al concilio Vaticano I con la dichiarazione dell'infallibilità papale. In una bolla pubblicata nel 1854, dichiarò l'immacolata concezione un dogma e nel 1864 pubblicò un sillabo che condannava 80 errori, tra i quali l'opinione che il papa dovesse riconciliarsi con "progresso, liberalismo e civiltà moderna".
Il potere temporale del papato era già molto indebolito quando, nel 1860, il nuovo regno d'Italia annetté tutti i territori pontifici fuorché Roma e il Lazio. L'ultimo colpo al potere temporale dei papi si ebbe nel 1870, quando, approfittando della sconfitta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana, e del conseguente disimpegno francese a difesa del papato, il governo italiano imponeva la soluzione militare con l'azione di forza di Porta Pia e la presa di Roma, che divenne così capitale dell'Italia unita. Pio rifiutò di ratificare l'atto parlamentare del 1871 (legge delle guarentigie) che definiva i rapporti tra papato e governo italiano e si ritirò volontariamente in Vaticano, dove rimase fino alla morte, dichiarandosi prigioniero entro i suoi confini, come fecero tutti i suoi successori fino alla ratifica dei Patti lateranensi del 1929.

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