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Tolleranza zero per chi disturba la quiete e sporca la città

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Operazione “Tolleranza zero”. E’ questa la portata delle due ordinanze firmate dal Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello per chi disturba la quiete pubblica e per chi sporca strade e piazze del centro storico.



Due provvedimenti diretti, il primo, a reprimere gli atteggiamenti di chi provoca, soprattutto nelle ore notturne, rumori, suoni molesti, grida o schiamazzi nell’ambito del territorio comunale, in particolare in prossimità dei centri abitati, dell’ospedale, della casa di riposo, degli istituti scolastici, soprattutto nelle ore dedicate al riposo; mentre, il secondo, per reprimere eventuali atti di inciviltà o episodi di vandalismo contro il patrimonio pubblico e storico.

In particolare, con quest’ultimo atto il Sindaco di Ostra Vetere ha affrontato in modo specifico proprio la situazione del loggiato di San Francesco di piazza della Libertà, non solo con riguardo ai danneggiamenti di maggior spessore, ma anche a tutti quei comportamenti – di per sé non “vandalici” – che possono però comportare pregiudizio o degrado della antica e preziosa struttura storica.

Tra gli altri divieti, infatti, quelli di introdurre nel Chiostro di San Francesco cicli e motocicli, di giocare a pallone, di scrivere graffiti, di appoggiare ai muri le suole delle scarpe, di gettare carte e rifiuti, mozziconi di sigarette e simili.

Le ordinanze a firma del primo cittadino di Ostra Vetere prevedono sanzioni severe: per chi disturba la quiete pubblica sono previste pene pecuniarie che vanno da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro; per chi sporca strade e piazze del centro storico, invece, si va da un minimo di 19 euro e 95 centesimi ad un massimo di 9.296 euro per i danneggiamenti di particolare gravità, salvo che il fatto o la violazione accertata non costituiscano reato più grave, naturalmente di competenza dell’Autorità giudiziaria.

“Nessuna tolleranza a Ostra Vetere – afferma il Sindaco Massimo Bello – per chi non attiene a forme di comportamento rispettose della buona educazione e creanza e del principio della libera convivenza”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 02 settembre 2005 - 1451 letture

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