statistiche accessi

x

Il genio di Leonardo in mostra da ottobre alla Mole Vanvitelliana

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La Vergine delle Rocce”, uno dei capolavori dell’arte rinascimentale, sarà la grande mostra “Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana” in programma alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 14 ottobre al 15 gennaio 2006.

dalla Regione Marche
www.regione.marche.it


L’opera, realizzata tra il 1494 e il 1497, è la terza versione dell’omonimo dipinto del 1483 conservato al Louvre di Parigi, e precede quella custodita a Londra presso la National Gallery. Di proprietà di un collezionista privato, è attualmente in Svizzera, paese dal quale è uscita solo due volte per essere esposta alla mostra di Milano sul Cinquecento lombardo del 2000-2001 e, recentemente, alla rassegna sull’iconografia dell’Immacolata Concezione allestita presso il Braccio di Carlo Magno del Vaticano, dove ha suscitato grande interesse. Oltre al celebre dipinto, in mostra anche altre otto tele di allievi di Leonardo, tra cui la “Santa Maria Maddalena” attribuita a Marco D’Oggiono e mai esposta in Italia.

Accanto ai dipinti, la rassegna ospiterà quattro codici, tra cui “Il Codice del Volo”, custodito nella Biblioteca Reale di Torino, e “Il Trattato della pittura” appartenente alla collezione privata della famiglia Leopardi. Si potranno inoltre ammirare sette disegni di Leonardo, tra cui lo “Studio di drappeggio”, attualmente agli Uffizi di Firenze, due opere a stampa di Andrea da Barberino raffiguranti il “Guerin Meschino” e l’incunabolo “L‘Acerba” (1476) di Cecco d’Ascoli.

Tema ricorrente della maggior parte dei disegni è il volo - dallo studio del vento e delle correnti, al loro sfruttamento da parte degli uccelli - che Leonardo affronta per la prima volta in un’ottica globale e con risultati straordinari, come testimonia “Il Codice del volo sugli uccelli”, opera che ispirò, fra l’altro, i primi aviatori, Otto Lilenthal in Germania e i fratelli Wrights in America, tra la fine e l’inizio del secolo. E proprio al tema del volo, le Marche - che, non a caso, hanno come simbolo il picchio e la tradizione religiosa della Traslazione della Santa Casa di Loreto - intendono allegoricamente riferirsi, per far decollare la regione : dal settore culturale a quello economico.

“Sul piano geografico e demografico le Marche sono una regione piccola che però si trasformano in una grande comunità - ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione della mostra il presidente della Giunta Gian Mario Spacca - se si considera il milione mezzo di corregionali emigrati a Roma e i tantissimi discendenti di origine marchigiana che vivono in Argentina e in altri paesi del mondo. Per questo – ha aggiunto Spacca - vogliamo aprirci a una nuova dimensione, affidando la crescita della regione alla capacità di sviluppare conoscenza, qualità e creatività”.

La mostra è curata da Giovanni Morello e da Carlo Pedretti, tra i più autorevoli studiosi al mondo di Leonardo. Il comitato scientifico è composto, oltre che dai curatori, da Maria Luisa Polichetti, Lorenza Mochi Onori, Antonio Paolucci, e Antonio Luccarini. Per la realizzazione del progetto, la Giunta ha stanziato 250 mila euro, cui si aggiungono i contributi di importanti istituti finanziari e di altri enti pubblici (Ministero dei Beni e delle attività culturali, Comune di Ancona).

A latere della mostra, che sicuramente richiamerà nella regione migliaia di visitatori, la Regione promuoverà, sulla base di un imminente disegno di legge, la “Giornata dell’identità”: “un’iniziativa da celebrare il 10 dicembre di ogni anno, allo scopo – ha annunciato Spacca - di rafforzare i vincoli di solidarietà e di coesione tra tutti i marchigiani del mondo”.

Anche Luciano Agostini, vice presidente della giunta regionale, ha sottolineato l’impegno del governo nel ricostruire “l’identità nascosta e frammentata” delle Marche.
“Un tema - ha precisato Giampiero Solari, assessore regionale alla cultura - sul quale lavoreremo con grande impegno, coinvolgendo tutte le scuole delle Marche”, “La mostra offre la possibilità – ha sottolineato Maria Luisa Polichetti, consulente regionale per i Beni e le attività culturali - di sviluppare il rapporto tra l’arte marchigiana e il panorama artistico nazionale: in particolare sarà interessante approfondire i legami tra le Marche e Leonardo, con riferimento ai suoi soggiorni a Urbino al seguito di Cesare Borgia, a Pesaro per la sistemazione della Rocca Costanza e all’influenza del paesaggio marchigiano sulle sue opere".





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 15 luglio 2005 - 3360 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV