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È morta Maria Nilde Cerri
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di Guido Fabbri
e Penelope Pitti
Ad ucciderla è stato probabilmente un ictus. Inutili i soccorsi dei medici del 118.e Penelope Pitti
L’intero mondo amministrativo e politico senigalliese è ora sotto shock. Il sindaco Luana Angeloni, che aveva voluto con forza la Cerri nella sua squadra di governo cittadino, una volta appresa la notizia si è recata insieme ad altri assessori all’obitorio dell’ospedale di Torrette dove la salma è stata composta.
Maria Nilde Cerri era nata a Senigallia il 14 Ottobre 1963. Da meno di due mesi era stata nominata assessore nella nuova Giunta dopo che nei precedenti 4 anni aveva ricoperto la carica di presidente del Consiglio d’amministrazione della Casa protetta ex Irab.
La Cerri era esponente dello Sdi nella cui lista si era presentata alle elezioni comunali dell’aprile scorso. Brillantissima la sua carriera accademica: dopo la laurea in Ingegneria Civile Edile conseguita nel 1989 all'Università degli Studi di Ancona, aveva conseguito il Dottorato di Ricerca in Ingegneria delle Strutture nel 1997 all'Università "La Sapienza" di Roma.
Ha svolto attività di ricerca presso l'Istituto di Scienza e Tecnica delle Costruzioni dell'Università Politecnica delle Marche anche in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell'Università di Roma "La Sapienza". Maria Nilde Cerri aveva al suo attivo oltre 30 pubblicazioni su convegni nazionali ed internazionali e riviste scientifiche.
Dal 1991 al 2002 è stata Collaboratore Tecnico (Area tecnica, tecnico scientifica ed elaborazione dati) all'Università di Ancona. Dal 2002 era Ricercatore Confermato in Scienza delle Costruzioni presso l'Università Politecnica delle Marche. Dal 2002 al 2004 gli era stata affidato il corso di Statica per le lauree brevi di Ingeneria Civile e Ingegneria delle Costruzioni Edili e del Recupero. All’ateneo anconetano la Cerri era l’unica ricercatrice donna del Dipartimento di Architettura delle Costruzioni e delle Strutture. Maria Nilde Cerri lascia due fratelli maggiori.
Sotto shock il sindaco di Senigallia Luana Angeloni, che aveva voluto Nilde Cerri insieme a Velia Papa per ricoprire i due assessorati tutti al femminile. “Sono assolutamente sconvolta per quanto è accaduto - ha detto la Angeloni con voce commossa proprio mentre era in procinto di raggiungere l’ospedale di Torrette - Non riesco a trovare le parole per esprimere l'enorme dolore che ha colpito me e l'intera amministrazione comunale. La città ha perso un amministratore capace e preparato, e tutti noi abbiamo perduto un'amica e una donna dalle grandi qualità umane e professionali”.
A rendere omaggio alla salma di Nide Cerri c'erano anche numerosi colleghi dello Sdi, tra cui il consigliere regionale Lidio Rocchi che ricorda l’ultimo e recente impegno politico che li ha visto impegnati attivamente insieme. “Con questa ragazza ho fatto l’ultima campagna elettorale dello scorso aprile, insieme abbiamo preparato gli opuscoli e i volantini di propaganda – ricorda con voce rotta dal pianto Rocchi - era una ragazza semplice ma estremamente intelligente che all’interno del partito ha sempre ricercato l’unità e non è mai stata coinvolta in contrasti di alcun tipo con nessuno. Per ora è un momento particolarmente tragico perché mi trovo di fronte alla perdita di una collega e donna straordinaria”.
Ancora incredulo per la drammatica notizia anche il segretario cittadino dello Sdi. “Quando sono stato avvisato dell’accaduto, nel susseguirsi di voci, sembrava che ancora ci fosse qualche speranza ma poi è arrivata la notizia più drammatica – afferma Renato Pizzi - Io, così come altri miei colleghi e amici non ci potevamo credere e ancora ci sembra impossibile. Si tratta di una fatalità sconvolgente perché Nilde era una ragazza piena di vita e con tante energie. A questo punto posso solo pensare che forse di energie ne stava spendendo fin troppe. Era piena di vitalità, una grande professionista e nessuno avrebbe potuto immaginare un dramma del genere”.
Proprio mercoledì pomeriggio la Cerri aveva preso parte a quello che sarebbe stato il suo ultimo consiglio comunale. Era arrivata poco dopo l’inizio delle fasi preliminari della seduta, di corsa e leggermente in affanno evidentemente per la fretta di non arrivare in ritardo. Composta e sorridente, dopo aver salutato i colleghi di giunta, si era seduta al suo posto per prendere parte alla seduta consiliare conclusasi poco dopo l’ora di cena. Nulla che facesse presagire il malore fatale.



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