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In Movimento apre le porte

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La nuova associazione senigalliese in difesa della memoria storica della Resistenza e dei principi della Costituzione Italiana si è aperta alla città con la sua prima manifestazione pubblica venerdì 22 Aprile a San Rocco.



E’ la nuova realtà associativa di Senigallia. In Movimento. Questo è il nome che una manciata di persone hanno dato alla proposta di organizzare nella nostra città un comitato di difesa e tutela dei principi della Cara Costituzionale e della memoria storica della Resistenza al nazi-fascismo.
Tale comitato si sta allargando a molti altri soggetti e l’intento è quello di potenziare ancora di più le voci del gruppo, cercando anche una sede dove poter riassumere sia tutto il lavoro che i diversi soggetti si troveranno a svolgere, ma anche tutto quel bagaglio culturale e artistico inerente la lotta partigiana. Uno degli intenti è perciò anche quello di organizzare una cineteca ed una biblioteca relative alla memoria ed alla conservazione della storia, con particolare rilievo, naturalmente, riservato agli eventi che interessarono l’intera nostra valle, che va dalla nostra città fino a Castelleone di Suasa ed Arcevia.
Primo incontro pubblico che “In Movimento” ha organizzato è stato quello di venerdì pomeriggio a San Rocco. La manifestazione era tutta dedicata al ricordo della Resistenza e dell’epoca nazi-fascista e si è articolata nell’intervento storico del professor Renzo Paci, nella lettura di lettere di condannati a morte e di brani letterari di Calvino e di Meneghello da parte di due ragazzi Cecilia e Filippo, nell’intervista condotta da Giulia Torbidoni a quattro protagonisti di quel periodo e nella proiezione di un cortometraggio dedicato alla Resistenza.
Momento culminante della serata è stato il racconto diretto di alcuni eventi personali dei protagonisti. Si è passati dal racconto di Maria Pia Montesi, intimorita e segnata dal ricordo d’un fascismo crudele che ha coinvolto la sua fanciullezza, trasformandola da pura e spensierata a dolorosa e dura, a quello di Bruna Betti, staffetta partigiana in Arcevia e vittima anche di un arresto, che ha vissuto, anche con l’incoscienza giovanile e l’emozionante senso del pericolo, la lotta dei partigiani arceviesi e i loro momenti più truci e crudeli come il giorno dell’eccidio del monte San Vicino il 4 Maggio del 1944.
L’attenzione è poi passata sul racconto di Luigi Olivi che ha descritto i suoi undici mesi di latitanza lungo la valle del Misa e i suoi compiti come membro del Comitato di Liberazione Nazionale e su quello dell’ingegnere Morpurgo che ha preso parte ad uno dei gruppi partigiani operanti nella nostra zona.
La serata si è conclusa con la proiezione del cortometraggio “Un The con la nonna” di Giulia Casagrande e Giulia Torbidoni che, attraverso un dialogo ironico tra nonna e nipote, narra le vicende d’un partigiano e porta sullo schermo le riflessioni della nonna sessant’anni dopo gli eventi.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 aprile 2005 - 1317 letture

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