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Autonomia, valorizzazione e dignità della condizione di anziano
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Si è svolto martedì 29 marzo presso l’Auditorium San Rocco, un incontro sul tema: “Il ruolo del cittadino nella valutazione della qualità dei servizi socio-sanitari per la popolazione anziana” organizzato dall’Ente Casa Protetta per Anziani con il patrocinio del Comune di Senigallia. |
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dalla Dr.ssa Loretta Discepoli
Garantire autonomia, valorizzazione, dignità della condizione di anziano e progettazione di servizi adeguati sono gli aspetti fondamentali sottolineati dal Sindaco Luana Angeloni, dall’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppina Massi e dal Coordinatore dell’Ambito Sociale Marisa Sabatini. L’importanza di porre l’anziano al centro del servizio, valutato rispetto alle proprie risorse e non ai propri deficit, la necessità di lavorare per obiettivi comuni e condivisi, migliorare l’integrazione fra le figure professionali, aumentare la soddisfazione degli operatori e conseguentemente degli ospiti, sono i punti focali, determinanti su cui si gioca la qualità del servizio.
Tali priorità sono state messe in evidenza dalla dr.ssa Manuela Graziani, Coordinatore Responsabile RSA Istituto Valloni di Rimini, che ha avviato presso la Casa Protetta per Anziani di Senigallia un corso di formazione sull’attivazione dei Piani di Assistenza Individuale come elemento di qualità del servizio.
Innovativo e di grande interesse è stato l’intervento del prof. Alberto Franci, Ordinario di Statistica Sociale presso la Facoltà di Sociologia di Urbino, che ha evidenziato come il governo del personale sta emergendo come il problema più critico tra quelli che il management dei sistemi socio-sanitari ed assistenziali deve affrontare.
La conoscenza del grado di soddisfazione del personale e dei relativi determinanti nell’organizzazione dei servizi è condizione essenziale per realizzare una politica del miglioramento orientata a garantire livelli ottimali di efficacia e di efficienza all’azione assistenziale.
La soddisfazione del personale sta ricevendo un sempre più ampio riconoscimento come fattore in grado di influenzare la qualità dei servizi ed in particolare la qualità della vita di coloro che abitano in strutture residenziali. Infatti, in questi contesti, il personale ha una stretta relazione con l’utente, di conseguenza si avverte la necessità di progettare e possedere strumenti validi ed affidabili per valutare la soddisfazione degli operatori in queste strutture. Effettuare indagini sulla staff satisfaction: diagnosticare i problemi dell’organizzazione, valutare gli effetti dei cambiamenti sull’organizzazione, migliorare la comunicazione con gli operatori coinvolgendo in misura sempre crescente gli addetti all’assistenza, è di fondamentale importanza.
L’interesse degli amministratori deve essere quello di garantire un’elevata soddisfazione per il lavoro, specie in servizi dove una parte degli utenti può presentare disabilità cognitive ed alcuni possono non essere in grado di esternare la propria voce. In queste strutture l’incremento della soddisfazione del personale, congiuntamente ad altre misure di risultato, possono assicurare un’appropriata qualità dell’assistenza.
Il legame esistente fra la soddisfazione del personale e quella degli utenti, diretta o indiretta, implica la necessità di avere una visione olistica sia della valutazione organizzativa che degli interventi per una complessiva qualità e per il continuo miglioramento dei servizi.


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