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E-mail infuocate su via Piave

10' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Botta e risposta tra il Comitato di via Piave ed il Sindaco uscente Sig.ra Angeloni.

dal Comitato di Via Piave


Il tema e' noto ed alle richieste del comitato sul futuro della zona soprattutto relativamente alla Stadio Comunale (per non veder ripetere i medesimi criteri di recupero adottati per l'area Consorzio Agrario) e sul trasferimento della autostazione delle corriere (il transito di autobus in zone che stanno diventanto densamente abitate risulta essere una fonte di inquinamento rilevante), i residenti della zona hanno richiesto i programmi dei candidati.

Alla richiesta e' scaturito un botta e risposta con il Sindaco uscente Sig.ra Angeloni che viene riportato di seguito.

Ecco il testo del botta e risposta tra gli elettori di via Piave e il candidato sindaco Sig.ra Angeloni:

Gentile Sig.ra Angeloni,
Le scrivo in riferimento alla sua mail del 24/03 u.s. dalla quale ci si aspettavano solo risposte da parte del candidato Sindaco, risposte da comunicare alle famiglie residenti nella zona.

Invece mi duole sottolineare che le nostre richieste di approfondimento del suo programma sono rimaste inevase.

In considerazione dell’importanza della prossima consultazione politica, il confronto libero e democratico che avviene in una campagna elettorale è una alta espressione di democrazia e credo che almeno su questo aspetto ci troviamo d’accordo, i cittadini, che nell’occasione le ricordo divengono elettori, debbono scegliere in base ai programmi proposti ed alle risposte date dai candidati alle sollecitazioni dei cittadini.

Pertanto al fine di poter valutare il suo pensiero, al pari degli altri candidati che hanno già fornito o stanno fornendo risposte alle nostre domande, sui futuri programmi che interesseranno la zona, La invito a rispondere esplicitamente alle nostre domande così da chiarire il suo pensiero ed evitare futuri malintesi.

Tornando alla sua mail ritengo però opportuno effettuare alcune precisazioni; in particolare il tono polemico nasce solo dal fatto che in tutti questi mesi siamo stati presi in giro, ed a Lei ci rivolgiamo come candidato sindaco, al pari di tutti gli altri candidati, lasciando da parte tutte le responsabilità del passato mandato.

Tra l’altro alcune sue affermazioni sono particolarmente pesanti per il Comitato in quanto non esistono né pregiudizi né preconcetti; i residenti della zona stanno subendo passivamente i fastidi del cantiere dell’ex Consorzio Agrario da più di cinque lunghi anni (e non è un piccolo cantiere!!); solo quando i “danni collaterali” apportati dall’intervento hanno travalicato i limiti fisici del cantiere stesso (la cosa è avvenuta circa 18 mesi fa) si è intervenuti sulla latitanza dell’amministrazione. Solo 4 mesi fa, dopo 14 mesi di insopportabili fastidi, che ribadiamo sono lungi dall’essere cessati, è stata concordata l’inversione del senso di marcia delle autocorriere.

Tutti provvedimenti provvisori anche quelli relativi ai segnali di divieto e di pericolo apposti nella via, grazie alla costanza ed alla pazienza del Comitato, che con le sue segnalazioni è riuscito a far certificare di persona, sul posto, dagli assessori Mangialardi e Ceresoni nonché dal Difensore Civico, dott. Petrolati, la gravità della situazione.

Nella Sua leggiamo anche con stupore che Ella non riterrebbe condivisibili le scelte degli Amministratori che l’hanno preceduta (non sono forse scelte effettuate da esecutivi presieduti da esponenti del suo medesimo partito, di una coalizione del tutto simile a quella uscente ed anche con il medesimo ViceSindaco?) e per di più ci stupisce il fatto che nulla abbia fatto per modificare cose che non condividerebbe.

Questa è la medesima preoccupazione per il futuro dell’area “stadio comunale”; a quale amministrazione i cittadini debbono rivolgersi: le passate non esistono più, le future non hanno responsabilità e se quelle correnti non esprimo giudizi e non intervengono ….

Per il futuro, il Comitato ed il sottoscritto si augurano che gli amministratori siano solo di parola: era stato detto che condizioni di tempo permettendo il 17 novembre sarebbe iniziata l’asfaltatura, ebbene da cinque mesi l’infausto meteo bloccherebbe i lavori …..

In attesa di quanto, cordialità.

Paolo Formiconi
p. Comitato di Via Piave





Egregio signor Formiconi, mi spiace per il tono polemico della Sua e-mail che dipinge una realtà non corrispondente al vero.

Per quanto mi riguarda oltre che essere candidato Sindaco ho già ricoperto questo incarico negli ultimi cinque anni.

La mia situazione è dunque diversa e assolutamente non paragonabile rispetto a quella degli altri candidati ai quali Lei rivolge le stesse domande.

Oltretutto nella Sua richiesta di impegni Ella esprime già giudizi sull’operato dell’Amministrazione uscente, giudizi che naturalmente non condivido. Per di più mi attribuisce affermazioni che non ho mai fatto, travisando il mio pensiero.

Dialogare con Lei non è dunque facile soprattutto se si nutrono pregiudizi e preconcetti come Ella fa nei confronti dei propri interlocutori.

Le ricordo, dopo averglielo già scritto, che il complesso di Porta Sole nasce prima di questa Amministrazione e su un accordo (convenzione) come prevede la legge, sottoscritto tra le parti e che può essere modificato solo con il consenso di tutti i soggetti coinvolti.

Pertanto sulle critiche che riguardano la scelta del recupero e della trasformazione dell’ex Consorzio Agrario non sta a me esprimere giudizi.

Vorrei per altro che riconoscesse a questa Amministrazione il rispetto degli impegni assunti sul limite di velocità, sul divieto di sosta, sull’inversione del senso di marcia degli autobus. Per quanto riguarda infine l’asfaltatura di via Piave, Le è stato più volte comunicato che questa sarà fatta non appena possibile.

Per quanto riguarda il futuro mi piacerebbe conoscere da Lei quali “impegni diversi” si augura, rispetto a quelli “promessi dall’Amministrazione uscente” e di cui Ella però non fa cenno nella Sua e.mail.

Cordialmente

Luana Angeloni




Il Comitato di via Piave scrive ai Candidati Sindaco

Ormai e’ da piu’ di un anno che il Comitato di via Piave ha denunciato la decadente situazione che si sta verificando nella zona attorno a quella gia’ occupata dal Consorzio Agrario.

In particolare la mega costruzione in corso di ultimazione nell’area sta comportando, e nel futuro non ci si attendono certo miglioramenti, un sensibile peggioramento della vivibilita’ della zona.

Il Sindaco uscente ha dichiarato in un incontro con il Comitato stesso che la “zona si dovra’ presto dimenticare la tranquillita’ a cui era abituata”.

Parole non belle per un Sindaco soprattutto se sentite da chi nella zona abita.

Il Comitato costituitosi con l’aggregazione spontanea degli abitanti coinvolti dalle problematiche ha ripetutamente denunciato l’aggravamento della situazione senza peraltro ottenere particolari interventi risolutivi.

Le ripetute denuncie fatte sia direttamente agli amministratori responsabili, sia tramite la stampa, hanno interessato in particolare i seguenti problemi:

- disfacimento del fondo stradale della via Piave (la via e’ percorsa da centinaia di transiti quotidiani di pullman e mezzi pesanti in genere) con continui sobbalzi, sulle decine di buche causate dal cantiere per gli scavi fognarie e dei servizi, che si ripercuotono nelle adiacenti abitazioni dalle 5 del mattino alle 23;

- restringimento della carreggiata di via Piave a vantaggio dei pseudo spazi pubblici a ridosso della medesima mega costruzione;

- indisponbilita’ di adeguati transiti pedonali in sicurezza da piu’ di un anno e mezzo;

- costruzione di un mega marciapiede al centro della via Piave.

Gli unici interventi eseguti dall’amministrazione uscente sono stati:

- l’apposizione del limite dei 30 orari (limite peraltro pubblicamente non rispettato dalle autocorriere) e non fatto rispettare dalle competenti autorita’

- l’apposizione del divieto di sosta nella zona lato monte della via Piave – divieto al pari del limite orario non rispettato

- inversione del senso di marcia degli autobus in transito in via Piave con alcuni benefici sulle vibrazioni.

Tra le altre questioni il Comitato e’ riuscito a far bloccare la costruzione di una pista ciclabile che avrebbe collegato il Parco della Pace con via xx Settembre attraverso via Pasubio, via Tagliamento, via Piave e via Gorizia, strade notoriamente incapaci (considerato la larghezza della carreggiata) di subire un ulteriore restringimento destinato ad ospitare la sede della pista ciclabile.

Il comitato chiede ai candidati che cosa fara’ il nuovo sindaco di Senigallia per risolvere i problemi della zona?

Il trasferimento della autostazione delle corriere diviene un passo non piu’ rinviabile considerato anche l’arrivo di circa nuove 170 famiglie nella via – e’ noto che oltre il rumore, il transito che causa dissesto alla strada e vibrazioni alle abitazioni, anche l’inquinamento prodotto dal passaggio di centinaia di transiti quotidiani corrisponde alle emissioni di un numero enorme di autovetture.

E lo Stadio Comunale altra area destinata presto a soccombere, ci si interroga nella zona, da che cosa sara’ sostituito? L’unica frase letta nei programmi elettorali e’ quella del candidato Savini che indica una “ipotesi di riutilizzo dell’area attualmente occupata dallo stadio comunale da destinare a verde pubblico”.

La zona attende impegni da parte dei candidati sindaci, impegni diversi da quelli promessi dall’amministrazione uscente, impegni sulle questioni:

- sistemazione della via Piave con riordino del piano del traffico di tutta la zona interessata e senso unico della via Piave

- trasferimento della autostazione delle Corriere in zona compatibile con la mole di traffico scatenato

- chiari programmi sull’utilizzo dell’area Stadio Comunale

- chiari impegni a realizzare le piste ciclabili in zone compatibili

In attesa di leggervi, ordilità.

Paolo Formiconi
p.il Comitato di Via Piave








Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 marzo 2005 - 2081 letture

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