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Anche le sogliole fingono l'orgasmo, figuriamoci il resto
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Jacopo Fo protagonista dello spettacolo “Anche le sogliole fingono l’orgasmo, figuriamoci il resto” ospite della serata organizzata giovedì sera dai Verdi di Senigallia al Finis Africae. |
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di Francesca Morici
francesca@viveresenigallia.it
Dio ci ama?francesca@viveresenigallia.it
Con questo interrogativo si apre lo spettacolo monologo di Jacopo Fo che continua martellante passando da un dio scarafaggione creatore dell’universo dato poi in appalto al dolore che accompagna la pratica del kendo.
Fondamentale nella vita è muoversi, ma con piccoli spostamenti soprattutto per evitare dolorose bastonate come ci insegna appunto il kendo, tuttavia fondamentale nella vita è il culo, come ricorda una statua dedicata ad un campione di pattinaggio sul ghiaccio australiano dai suoi concittadini, campione olimpico grazie alle cadute dei suoi avversari, pare che porti fortuna toccare le terga della statua suddetta.
Non dimentica Fo la sua campagna a favore del biodiesel, vietato dall’attuale governo, per poi lanciarsi sulle problematiche del rapporto di coppia, attenzione alla vostra lei potrebbe stendervi come un caterpillar.
Perché i cinesi spendono miliardi per tentare di far riprodurre ,con grottesche metodologie, in cattività un animale triste come il panda, nato solo per fare il pelouche?
Il panda Fo si aggira per il palco”giocando”con gli evidenti effetti della terapia viagra provata sull’animale prima della proiezione dei documentari porno-panda, tuttavia tutti i tentativi sono vani, i panda non “ciulano”. Il nonno paterno di Fo volle una banda di bersaglieri al proprio funerale, così tutti furono costretti a correre dietro il feretro.
Il corteo funebre al suono di “When the saints go marchin’in” irrompe nella piazza principale di Luino trascinandosi dietro colora che, autorità comprese, attendevano l’arrivo del feretro di Pietro Chiara, illustre cittadino della città.
La solenne cerimonia, disturbata dal corteo “comunista” guidato dai bersaglieri e Dario Fo di corsa fu descritta in un articolo del Corriere della Sera dal depresso e gastritico Vittorio Feltri, Jacopo Fo ringrazia suo nonno per il mal di stomaco provocato al giornalista alla vista dello “spettacolo”.
La vita è meravigliosa e va vissuta pienamente.


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