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Giovedì in consiglio il furto al Perticari

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Bari Martinelli e Cicconi Massi Le opposizioni chiedono spiegazione di quanto avvenuto a palazzo Gheradi, esprimono un giudizio negativo sull'operato dell'Amministrazione e presentano un'interrogazione ed un OdG in Consiglio Comunale. Massacesi Girolimetti e Belogi



Unanime la condanna da parte delle opposizioni all'Amministrazione per la vicenda del furto delle opere di Palazzo Gheradi.

Nell'ultima seduta di consiglio comunale in programma per giovedì e trasmessa in diretta su Radio Duomo (95.2Mhz) i consiglieri di uniti per Senigallia presenteranno un'interrogazione.
Se non sarà possibile sottoporre l'interrogazione, visto il periodo elettorale sarà presentato un Ordine del Giorno.
L'inserimento dell'OdG nella scaletta dei lavori del Consiglio spetta alla conferenza dei capigruppo.

Ecco il testo dell'interrogazione:

INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA

Noi sottoscritti Paola Martinelli, Alessandro Cicconi Massi, Alfio Bari consiglieri comunali,

PREMESSO CHE

- Si è appreso solo ora, grazie ad un esposto presentato da due insegnanti appartenenti al Comitato "Salviamo il Classico", dell'incredibile vicenda del furto colossale dell'intero patrimonio artistico e storico del Liceo "Giulio Perticari" di Senigallia;
- Si tratta di una colossale e scandalosa vicenda di negligenza, incuria, incapacità, superfìcialità poiché quel patrimonio apparteneva all'intera città di Senigallia ed è stato abbandonato a se steso senza prevedere alcuno strumento di tutela;
- E' di tutta evidenza quale sia la considerazione di questa Amministrazione comunale per il nostro patrimonio culturale;
- II Comune di Senigallia ha peraltro sporto denuncia con un ritardo gravissimo cercando di tacitare la vicenda per cui è opportuno che i responsabili di questa negligenza nella negligenza spieghino i motivi del loro incredibile comportamento:

CONSIDERATO CHE

- il valore delle opere d'arte è inestimabile e che il colossale furto è avvenuto a causa della assoluta negligenza dei responsabili politici e amministrativi del Comune di Senigallia che avevano in custodia l'intero patrimonio del Liceo Classico;
- chi ha commesso tale gravissimo reato è entrato con le chiavi di Palazzo Gherardi (consegnategli da chi?) agendo indisturbato non risultando alcun segno di effrazione. Circostanza che suscita più di un dubbio anche in relazione a come i ladri abbiano potuto indisturbati trasferire all'esterno (da quale ingresso?) tele, dipinti e cornici anche di proporzioni importanti senza che nessuno se ne accorgesse;
- è inaccettabile e offensiva per i cittadini la versione incredibile del Comune secondo la quale, dopo la notizia del furto, si sarebbe cercato per tre lunghissimi mesi nei depositi comunali prima di rivolgersi ai carabinieri. Il che significherebbe un solo fatto: a Palazzo Gherardi tutti avevano accesso: ditte, operai comunali, dipendenti, estranei. Chi avrebbe dovuto trasferire nei depositi comunali le opere?
Come può il Comune far impunemente credere che un trasferimento sia possibile senza un provvedimento del dirigente? E se così fosse, è seria e credibile questa Amministrazione comunale?

Premesso tutto ciò INTERROGHIAMO LA S.V.

Per sapere come sia stato possibile il verificarsi di un vicenda di tale gravità. Chiediamo ampie ed esaurienti spiegazioni su tutta la vicenda. In particolare chiediamo di sapere:
1. Chi aveva le chiavi della struttura;
2. Il nome del responsabile del procedimento relativo alla consegna in custodia dei beni inestimabili del liceo classico;
3. Per quale motivo non sì è immediatamente sporto denuncia ai carabinieri attendendo invece un tempo ingiustificato ed ingiustificabile.
4. Per quale motivo i dipinti e le opere del liceo Classico non sono state trasferite e custodite in edificio sicuro, come qualsasi persona di buon senso avrebbe fatto dopo l'abbandono di Palazzo Gherardi nel maggio del 2001.
5. Chiediamo inoltre di conoscere la verità sulla data in cui la dirigenza e l'Amministrazione del Comune di Senigallìa hanno avuto notizia del colossale furto;
6. Chiediamo di sapere per quale motivo il comandante della polizia municipale, dirigente estemo assunto dal Comune di Senigallia, quale ufficiale di Polizia giudiziaria, non ha immediatamente riferito all'autorità Giudiziaria la notizia di reato in data 10 dicembre 2004. E per quale motivo non lo ha poi fatto immediatamente il sindaco di Senigallia o il direttore generale così pregiudicando l'immediato intervento nel luogo del reato dei carabinieri e dei nuclei specializzati dell'Arma per la ricerca delle opere d'arte scomparse;

Chiediamo infine che il Sindaco spieghi i motivi del suo totale immobilismo sia in relazione al suo dovere istituzionale di denunciare il fatto alle Autorità competenti, sia in relazione all'accertamento delle responsabilità degli assessori Stefanelli e Albani (il primo assessore alla cultura nel 2001, l'altro successivamente). del comandante della polizia municipale Flavio Brunaccioni, del dirigente del settore cultura Maurizio Mandolini. Accertamento che avrebbe dovuto e, a questo punto deve, ponare alla adozione di provvedimenti disciplinari e alla revoca degli incarichi dei suddetti dirigenti.

Si richiede risposta scritta entro e non oltre trenta giorni dal ricevimento della presente.
Senigallia 23.03.05







Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 marzo 2005 - 1807 letture

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