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Spariti i tesori del Perticari

8' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
All'indirizzo www.viveresenigallia.it/perticari si possono vedere tutte le opere sparite dai vecchi locali del Liceo Classico Perticari.
Il furto è stato compiuto da qualcuno in possesso delle chiavi dello storico palazzo.



Dopo lo spostamento del Liceo Classico dalla storica sede di Palazzo Gherardi all'attuale sede provvisoria le opere d'arte contenute nel palazzo sono rimaste all'interno.
Durante una visita dell'assessore Mangialardi e del Comandante dei vigili Brunaccioni del Novembre 2004 ci si è accorti della sparizione di tutte le opere.

Ad oggi solo il busto di Perticari è stato ritrovato, delle altre opere nessuna traccia.


Palazzo Gherardi L'entrata del Liceo Il comitato con gli avvocati
Giulio Moraca, Roberto Coppola, Roberto Paradisi e Mirco Minardi

L'ESPOSTO-SEGNALAZIONE
del comitato Salviamo il Classico

Noi sottoscritti Giulio Moraca, nato a Padova il 19.03.1949 residente a Senigallia in via Rapallo, 11 (loc. Marzocco) e Roberto Coppola, nato Novafeltria (PU) e residente a Senigallia in via Strada del Grottino 38, docenti rispettivamente presso il liceo Classico “Perticari” di Senigallia e l’Istituto “Corinaldesi” di Senigallia, quali rappresentanti del “Comitato Salviamo il Classico” nato del Giugno del 2001,
ESPONIAMO

A seguito dell’improvviso trasferimento del liceo Classico “Perticari” dalla sua sede di Palazzo Gherardi all’attuale sede provvisoria di via Rossini avvenuto nel maggio 2001, l’intero patrimonio artistico, storico e scientifico custodito nei locali del liceo, è rimasto al proprio posto. In particolar modo, tutti i dipinti e le fotografie storiche sono rimasti appesi alle pareti dell’Aula Magna, del corridoio, della sala professori e della presidenza;
In data 19 marzo 2004, un giovane studioso di arte otteneva il permesso dal preside del liceo di entrare a Palazzo Gherardi per studiare alcuni dipinti e, accompagnato da una bidella, poteva constatare che tutte le opere erano al proprio posto. Al termine della visita, la bidella richiudeva regolarmente la porta del liceo ponendo peraltro un lucchetto nel cancello di ingresso sui Portici Ercolani;
Nel dicembre del 2004, decidevamo, in qualità di insegnanti, di eseguire un sopralluogo all’interno dei locali di Palazzo Gherardi per controllare lo stato del patrimonio artistico e storico e per verificare se era possibile recuperare del materiale scientifico e didattico custodito negli ex laboratori del “Perticari”;
Per eseguire il sopralluogo, chiedemmo l’autorizzazione all’assessore ai lavori pubblici del Comune di Senigallia Maurizio Mangialardi;
Così, in data 10 dicembre 2004 ci recammo nei locali che hanno ospitato per oltre cinquanta anni il liceo “Perticari”;
Al sopralluogo erano presenti l’assessore Maurizio Mangialardi e il comandante della Polizia Municipale Flavio Brunaccioni accompagnato da un vigile urbano;
Enorme è stata la sorpresa quando, al nostro ingresso, si è presentata una scena disarmante: TUTTI I DIPINTI, LE STAMPE E LE FOTOGRAFIE STORICHE ERANO SPARITI!. Era sparito anche il busto di Giulio Perticari, scultura simbolo dell’antica scuola. Spariti, insieme a tali opere, anche le fotografie relative all’anno del Giubileo del liceo Classico (anno scolastico 1986-1987) e le fotografie di vari gruppi di studenti degli ultimi venti anni appese nei corridoi del liceo;
I quadri spariti (alcuni con cornici anche di grande pregio) erano custoditi in Aula Magna, in sala professori, nei corridoi e in presidenza;
L’assessore Mangialardi e il comandante della Polizia Municipale espressero grande meraviglia e stupore al pari nostro non riuscendo a dare al momento alcuna spiegazione;
La circostanza che tutti constatammo e che destò – e ancora desta – enorme perplessità è che non era riscontrabile alcun segno di effrazione all’ingresso del liceo. Notammo però che alcune finestre che danno sul cortile interno del palazzo (sulle quali, allo stesso modo, non vi erano segni di effrazione) erano aperte (evidentemente qualcuno ha ritenuto di aprirle dall’interno lasciandole spalancate);
Dopo lo sbigottimento iniziale, l’assessore Mangialardi ci assicurò che avrebbe fatto tutte le ricerche del caso e che avrebbe scritto al dirigente del settore cultura Maurizio Mandolini chiedendo spiegazioni;
Sono passati, ad oggi, quattro lunghissimi mesi. Dell’inestimabile patrimonio culturale del liceo Classico di Senigallia, non si sa ancora nulla;
Verso i primi giorni di febbraio, il sottoscritto Giulio Moraca, si recò a trovare l’assessore Mangialardi presso il suo negozio di erboristeria a Marzocca di Senigallia. L’assessore mi disse che le opere erano state ritrovate ed erano custodite presso il museo dell’Informazione di Senigallia. Fui entusiasta di quella notizia e mi rassicurai. Riferii la notizia al professor Coppola e al preside del liceo il quale, intanto, era stato debitamente informato della clamorosa sparizione;
Immediatamente il sottoscritto Roberto Coppola ebbe un colloquio con il professor Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo dell’Informazione per chiedere conferma di quella notizia;
E ancora una volta enorme è stata la sorpresa quando il professor Bugatti riferì che NESSUN DIPINTO E NESSUNA FOTOGRAFIA STORICA era stata mai portata presso il museo. Era stato portato solo ed esclusivamente il busto di Giulio Perticari, ad oggi, unica opera rinvenuta;
Pochi giorni dopo, il sottoscritto Roberto Coppola ricevette una telefonata dal dott. Maurizio Mandolini, dirigente del settore sport, il quale affermava con fermezza di non sapere nulla della vicenda e di non aver disposto alcun trasferimento delle opere d’arte;
Più volte lo scrivente prof. Moraca ha avuto modo di riparlare con l’assessore Mangialardi che ha sempre continuato a ripetere che l’Amministrazione stava e sta lavorando per venire a capo della vicenda;
Si tratta di un patrimonio di valore storico e culturale inestimabile per la città. Tra le opere sparite vi è il ritratto del marchese Fagnani (risulta l’unico ritratto conosciuto esistente a Senigallia). Opera questa riprodotta da Alberto Polverari in “Senigallia nella storia” (vol. 3). Ma non solo. Vi è un ritratto della seconda metà del 700 di Ludovico Merlini, il delegato apostolico che ebbe l’incarico di visionare i progetti del secondo ampliamento di Senigallia. E ancora: una fotografia storica di Giosuè Carducci risalente al 1876 quando il poeta fu ispettore al Regio Liceo “Perticari” e scrisse gli indimenticabili versi su Senigallia. Per non parlare delle stampe storiche del Balzar risalenti agli anni venti del 1800 e del ritratto del conte Gherardi, delle foto di due presidi di inizio 900 e della leggendaria fotografia di insegnanti e preside del 1895 che era custodita, come una “reliquia” storica e spirituale, in Presidenza. Per non parlare del vessillo del Regio Liceo “Perticari” custodito in Presidenza;
Si allega ad ogni buon conto al presente esposto copia di un inventario dei beni spariti e dettagliata documentazione fotografica (anche su supporto informatico). Si tenga presente anche che sono state trafugate anche opere di rilevanti dimensioni come la “Rebecca al Pozzo” del Lascito Gherardi, tela che occupava una buona parte della parete sul lato est della ampia Aula Magna del “Perticari”;
Si precisa che la gran parte dei dipinti è di proprietà del Comune di Senigallia (anche se per quasi un secolo sono stati custoditi - fino ad oggi - con scrupolosità, gelosia e orgoglio dal Liceo Classico “Perticari”), mentre le stampe e le fotografie storiche risultano essere di proprietà del liceo “Perticari”;
Detto patrimonio – lo si ripete: di valore culturale e storico INESTIMABILE – è un patrimonio culturale dell’intera città di Senigallia, peraltro nemmeno suscettibile di una precisa valutazione economica. Se dette opere non dovessero essere rinvenute, per l’intera città, e non solo, si tratterebbe del più grave fatto delittuoso riguardante il patrimonio culturale delle città mai occorso dal dopoguerra ad oggi;

Tutto ciò esposto
SI INSTA

ai sensi e per gli effetti della Legge 241/1990 affinché il sindaco di Senigallia, per iscritto,
a) fornisca ampie ed esaurienti spiegazioni sulla vicenda in oggetto chiarendo chi e per quale motivo ha avuto accesso ai locali dell’ex liceo Classico;
b) se esiste un provvedimento relativo al trasferimento delle opere d’arte che erano custodite al liceo Classico di Senigallia.;
c) in tal caso, si chiede dove tali opere sono custodite, per quale motivo non è stata data notizia al Consiglio di Istituto del liceo Classico “Perticari” e se i locali in cui dette opere dovessero risultare custodite sono idonei oppure no alla conservazione del patrimonio artistico in oggetto;
d) si chiede comunque che l’Amministrazione comunale si faccia parte diligente affinché vengano rinvenute tutte le opere artistiche di valore culturale inestimabile che erano state custodite gelosamente per oltre cinquanta anni nell’ultimo piano di Palazzo Gherardi;
e) si chiede infine di verificare se sono ancora conservati presso i locali di Palazzo Gherardi che erano in uso al liceo “Perticari” gli strumenti scientifici e di laboratorio (strumentazione in uso ai laboratori di fisica e chimica) di proprietà del liceo “Perticari”, anche questi lasciati nell’edificio al momento del trasferimento. Si precisa che alcuni strumenti tecnici sono di particolare pregio storico in quanto risalenti ai primi anni del ‘900. Si chiede inoltre di verificare se è ancora conservata la bandiera del Regio Liceo Perticari che era custodita in Presidenza, cimelio storico del liceo.
Inoltre
SI INSTA
affinché le pubbliche Autorità preposte si attivino in tutte le sedi competenti, non esclusa quella penale, per tutti quei fatti costituenti reato ravvisabili nei fatti sopra esposti comunicando la notizia di reato alla competente Procura della Repubblica e attivando tutti i provvedimenti necessari finalizzati al necessario recupero delle opere d’arte sparite in dettaglio specificate in narrativa.

Nominiamo quali nostri difensori gli avvocati Roberto Paradisi e Mirco Minardi del Foro di Ancona con studio in Senigallia via Armellini, 14 dove eleggiamo domicilio per ogni comunicazione.
Senigallia-Ancona, lì 19/03/2005



   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 marzo 2005 - 15381 letture

In questo articolo si parla di roberto paradisi, perticari

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