x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >


L'evoluzione del rapporto Banca-Impresa

4' di lettura
2391
EV

Domenica 13 marzo si è svolto a Corinaldo un convegno organizzato dalla CNA sul tema “L’evoluzione del rapporto Banca-Impresa tra incognite e possibilità di crescita”

dalla CNA di Senigallia
Grande interesse ha suscitato il convegno, promosso dalla Cna a Corinaldo nei giorni scorsi, sul rapporto tra banca e impresa.
Autorevoli gli interventi, tra i quali il Prof. Alessandro Berti dell’Università di Urbino, il dott. Roberto Cappelloni Coordinatore di Artigiancredit Marche, Giovanni Fantacone Presidente della Cooperativa di Garanzia Fidimpresa, il dott. Mauro Tarsi direttore della BCC di Corinaldo.

Il rapporto tra banca e impresa è senza dubbio un tema molto sentito, soprattutto se si considera il particolare momento economico di difficoltà che stiamo attraversando.
Per affrontare la difficile crisi economica che si prolunga da lungo tempo e di cui non si riesce a vedere la conclusione – ha ribadito Marzio Sorrentino, segretario CNA della Zona di Senigallia nel suo intervento conclusivo al convegno – le imprese non possono essere lasciate sole”.

Il rapporto con gli Istituti di Credito – ha aggiunto Sorrentino - è una questione fondamentale per le piccole imprese artigiane. Va migliorato l’accesso al credito, considerando che esse contribuiscono in modo determinante a creare ricchezza e occupazione. Alle Banche chiediamo di sostenere la nostra economia valutando il progetto imprenditoriale che c’è dietro ad una semplice richiesta di finanziamento, l’esperienza, la professionalità, la credibilità dell’imprenditore. Sapendo che rischiamo insieme: l’imprenditore con le proprie fideiussioni, le Cooperative di Garanzia, assistendo le richieste di finanziamento con le proprie garanzie di copertura”.

Rispetto a Basilea 2, la CNA propone alle banche di costruire insieme il percorso verso la definizione dei criteri che porterà alla valutazione del rischio creditizio per le imprese artigiane.
Trasferendo alle imprese la cultura necessaria per affrontare la nuova situazione, rendendola più trasparente ma anche più consapevole della propria realtà aziendale. Questa potrà essere una opportunità se l’impresa saprà leggervi una nuova occasione di crescita e di sviluppo.

La CNA affiancherà le imprese con i propri consulenti finanziari – ha ribadito Daniele Ricciotti, direttore di Fidimpresa - a questo proposito ha creato una nuova struttura interna, Consulteam, mettendo in campo uno staff di professionisti in materia finanziaria”.

Lo sviluppo delle imprese parte dalle banche – ha affermato il Prof. Alessandro Berti – che costituiscono il perno del trasferimento delle risorse finanziarie, considerando che la maggioranza delle pmi sono sottocapitalizzate e non hanno accesso a forme di finanziamento alternative. In questo quadro è indispensabile avere una banca di riferimento. La banca va scelta non solo considerando i costi e i tassi applicati ma anche sulla base della sua capacità di svolgere fino in fondo il ruolo di partner finanziario”.

Di fronte all’accordo internazionale di Basilea 2, c’è la preoccupazione che le istituzioni bancarie riducano il rischio assunto verso le imprese, non corrispondendo più ai loro reali fabbisogni.
Adottando le misure previste dall’accordo di Basilea 2, infatti, le Banche svilupperanno dei Rating, cioè dei giudizi rispetto al merito creditizio delle singole aziende, entrando nel merito non più solo delle garanzie offerte e dell’indebitamento, ma anche di altri fattori relativi alla struttura di governo dei processi aziendali.

Si dovrà sviluppare allora – ha concluso Berti – una migliore qualità dell’informazione fra banche e imprese, sviluppando un dialogo più forte in una logica di collaborazione”.

Sarà sempre più decisivo e rilevante il ruolo delle Cooperative di Garanzia – ha sostenuto Roberto Cappelloni, Coordinatore di Artigiancredit Marche, struttura nata dalla collaborazione fra tutte le Associazioni artigiane delle nostra regione e che interviene a controgarantire il rischio assunto dalle singole cooperative – per questo la CNA delle Marche ha avviato un processo che punta alla costituzione di un’unica Cooperativa di Garanzia unendo fra loro tutte le Cooperative del Sistema CNA. Basilea 2 è stato un motivo forte, infatti, per la CNA per interrogarsi sul ruolo dei Confidi e delle Associazioni. Si aspetta, a questo proposito, l’approvazione della nuova legge nazionale che dovrebbe inquadrare le Cooperative di Garanzia come veri e propri intermediari finanziari”.



ARGOMENTI