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Cena dei Ciechi e dei Folli per l'Associazione Primavera

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La “Cena dei ciechi” e la “Cena dei folli”, le performance di Moreno Cedroni e Mauro Uliassi all’interno de “il Lungo Viaggio di Marco Cavallo”.



Giovedì 17 marzo con l’arrivo a Senigallia di “Marco Cavallo”, un grande cavallo azzurro di cartapesta alto più di quattro metri, simbolo di un processo di liberazione in atto per tutti quelli che soffrono della vita manicomiale, prenderà il via l’evento nazionale per comprendere il disagio mentale promosso dal Comune di Senigallia Assessorato ai Servizi alla Persona.

Nell’ambito della manifestazione due grandi attese, eventi nell’evento, le performance culinarie di due dei più grandi maestri della cucina italiana.

Alle 21.00 di giovedì, presso la Sala dell’ex Ostello si svolgerà la “CENA DEI CIECHI” curata da Moreno Cedroni. La prenotazione è obbligatoria. Si tratta di Una cena al buio. Una cena dove ad essere stimolati saranno tutti i sensi tranne la vista. Con scatole da aprire, piatti che si possono riconoscere ad “occhi chiusi”, pacchetti da scartare, bocconcini infilzati ad uno spiedino, “i cucchiai” della Madonnina del Pescatore, ed altre prelibatezze. Saranno piatti che stimolano gli altri sensi piuttosto che la vista quelli del maestro Cedroni. Il tatto, l’olfatto, l'udito e il gusto saranno esaltati e potranno godere di stimolazioni accentuate. Un gioco e un'occasione per percepire la realtà attraverso percorsi meno immediati. Un modo per comprendere. Le uniche cose che si riusciranno a vedere alla "Cena dei ciechi" saranno i passaggi a terra lievemente illuminati per segnare il percorso del personale di sala ed i guanti bianchi dello stesso.

Il giorno seguente, quello di venerdì 18, sarà invece dedicato alla “CENA DEI FOLLI” curata da Uliassi. Il luogo della cena sarà sempre la Sala dell’ex Ostello ed anche in questo caso si consiglia la prenotazione. La situazione è quella di una festa, di un po’ di sana pazzia. Cibo e follia. Nel linguaggio comune sono davvero molte le frasi che legano la “perdita di freni inibitori” al cibo come: “Mi piace da impazzire”, “buono da matti”… Il cibo infatti, è cosa provata, può togliere il senso della realtà, un po’ come in una relazione amorosa in cui l’estasi ci trasporta in una dimensione di “piacevole follia”. Ma sono molteplici le relazioni tra “cibo e follia”. Allontanarsi da un percorso culinario tracciato dalla tradizione per addentrarsi in sentieri ricchi di contaminazioni culturali e gastronomiche per esempio potrebbe suggerire la follia creativa di una grande cucina. Alla “Cena dei folli” il gruppo di cuochi di Mauro Uliassi, attraverso un servizio inedito, proporrà un modo diverso di presentare il cibo e di concepirlo rispetto a quanto già conosciuto, così come è diverso il modo di percepire la realtà dei “folli”, laddove spesso è così sottile il confine tra follia e genialità.

Il costo delle cene è di 100 euro ognuna e il ricavato verrà devoluto in beneficenza all’Associazione Primavera. Per prenotazioni si può contattare la segreteria organizzativa e info per il pubblico: 071.6629242 dal lunedì al venerdì 10.00/12.00. E-mail: servizi.sociali@comune.senigallia.an.it

L’Associazione Primavera è l’associazione senigalliese delle famiglie che hanno congiunti malati mentali e che a seguito della legge 180 che predispose la chiusura dei manicomi con il conseguente ritorno a casa dei disagiati si sono trovate ad affrontare il peso più duro.

I soldi – spiega Vittorio Luzietti dell’Associazione Primavera – serviranno per la sistemazione del casale di via camposanto vecchio preso in affitto per le famiglie che hanno in casa disagiati mentali con problemi vari. E’ un luogo che serve ad avvicinare le famiglie ed i ragazzi che spesso non sanno dove andare. E’ un punto di riferimento nella città per farli lavorare, giocare e stare insieme. Le persone ci vengono molto volentieri. C’è chi espone poesie, chi suona uno strumento, si esprime attraverso varie forme d’arte. In parecchie occasioni organizziamo anche degli incontri con ragazzi e famiglie di fuori. E’ molto forte l’esigenza da parte delle famiglie di trovarsi insieme per non sentirsi isolati, condividere le proprie esperienze e confrontarsi. Il prossimo obiettivo dell’associazione è quello di fare in modo di essere sostenuti anche dagli psicologi.

Daniela Piazzai dell'Associazione Primavera "Viviamo in prima persona il problema della malattia psichica con tutte le sofferenze che comporta. A partire dal fatto di doversi relazionare alla realtà in maniera diversa. Di doversi relazionare ad una persona che non ti capisce più. Quello che manca in questa situazione è proprio la possibilità dell'integrazione del malato. Cosa che invece è avvenuta in altre situazioni come quello della tossicodipendenza dove da anni si sta svolgendo un processo di sensibilizzazione. La nostra associazione è nata per la necessità delle famiglie di uscire dall'isolamento e relazionarsi. Quello che ancora manca è la continuazione della terapia per i malati psichiatrici con il reinserimento nel sociale per permettere il recupero proprio dell'identità sociale della persona disagiata. E' importante quindi creare strutture di assistenza per il tempo libero e per il lavoro."







Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 14 marzo 2005 - 11996 letture

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