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Renato Pizzi: lettera aperta a Cavallari

2' di lettura
1962
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In qualità di segretario dello SDI di Senigallia, invio a Claudio Cavallari questa lettera aperta.

di Renato Pizzi
Caro Claudio, mi dispiace apprendere che la tua lista non ha raggiunto il numero di firme necessarie per la presentazione. Quando una voce, ci piaccia o no quello che sostiene, viene a mancare, il confronto politico ne esce sempre impoverito.
La nostra lista, alla quale hai guardato fin dall'inizio in modo critico ma senza gli attacchi volgari e ingiusti che altri ci hanno riservato, aderisce con convinzione, come sai, all'alleanza di centrosinistra, ma nel contesto di tutto ciò che di buono per la città ha prodotto l'amministrazione uscente, non nasconde di aver in diverse circostanze trovato motivi di dissenso da scelte che, come socialisti, non abbiamo condiviso ma non sempre abbiamo avuto la forza di condizionare.
E' per questo che vogliamo assicurare a questa coalizione una qualificata e consistente presenza socialista, sicuri come siamo di poter aggiungere quella cifra, soprattutto in termini di laicità della politica, di cui forse questa città ha bisogno.
Abbiamo presentato una lista piena di donne e di indipendenti, di giovani, di lavoratori, di pensionati e di professionisti, abbiamo volentieri ospitato gli amici dell'Udeur che hanno percorsi e storie politiche diverse dalle nostre, ma che condividono con noi l'impegno per il buon governo di Senigallia.
Abbiamo detto fin dall'inizio che avremmo svolto il nostro lavoro in maniera leale e costruttiva ma se necessario provocatoria.
Crediamo ancora che sia possibile ritrovarsi qui, dove è giusto che sia la casa dei socialisti, con tutti i cittadini che negli anni passati hanno condiviso con noi i valori laici, riformisti e di libertà -libertà per tutti di lavorare, di vivere in pace e dignità, e di pensare con la propria testa- del movimento socialista.
In questo quadro voglio dirti che se lo riterrai, e se sarai animato come noi dalla volontà di lavorare per il bene della città senza preconcetti e rancori, tu, la tua lista e le tue idee avrete volentieri diritto di ospitalità e dibattito qui nella casa dei socialisti.
Un cordiale saluto.



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