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Ha ancora senso la festa dell'8 marzo?

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Si, fino a quando esisteranno angoli della terra dove vengono lese la dignità, l’integrità fisica e morale, la stessa sopravvivenza delle donne, l'8 marzo sarà per tutti noi un appuntamento fondamentale da celebrare con grande impegno e passione civile.

da Luana Angeloni
Sindaco di Senigallia


Certamente vi sono delle nazioni, come la nostra, nelle quali il cammino della democrazia ha sancito per le donne pari diritti rispetto a quelli degli uomini e dove pertanto la vera sfida è quella di riuscire ad adottare tutti gli strumenti in grado di garantire condizioni effettive di pari opportunità in ogni ambito.
Ma vi sono altre parti del mondo, meno fortunate, nelle quali le donne continuano ad essere le prime vittime di guerre, povertà, abusi, violenze, sopraffazioni.
Senigallia è una città non richiusa in sé stessa, ma aperta e capace di guardare al mondo.
Per questo anche la data dell'8 marzo viene vissuta dalla comunità locale secondo questa sua particolare sensibilità.
Non è un caso infatti che in tutti questi anni il Consiglio delle Donne ha festeggiato l'8 marzo, ponendolo in relazione con le condizioni generali delle donne nel mondo e con la necessità di puntare su un nuovo protagonismo femminile per costruire una cultura dell’inclusione, della multiculturalità, dell’accoglienza.
Ed allora, io credo che proprio per questo l'8 marzo, giornata internazionale della donna, conservi il suo grande significato e la sua profonda attualità.







Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 08 marzo 2005 - 1388 letture

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