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Qualche proposta alle forze dell'Unione che si ricandidano
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Il coordinamento dei Cittadini per l’Ulivo di Senigallia, nell’esprimere soddisfazione per i concreti passi avanti sia nella costituzione della Federazione che nell’unità delle forze politiche del centrosinistra che hanno assunto emblematicamente il nome di L’UNIONE, intende offrire un primo contributo di idee e proposte al Progetto Amministrativo del Centrosinistra che si ricandida alla guida della città. |
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dal Coordinamento dei Cittadini per l'Ulivo
Delineato il progetto complessivo di legislatura che dovrà sviluppare le premesse poste e gli itinerari avviati in questi cinque anni ci sembra necessario costruire e distribuire le competenze degli assessorati sulla base di progetti operativi di settore coerenti con il progetto complessivo, accorpando quindi le materie e individuando le persone idonee a ricoprire l’incarico in funzione della progettualità, capovolgendo così anche la prassi spesso seguita negli enti locali e non solo, di costruire l’incarico su misura della persona o sulla base dei rapporti di potere. Se questa è ritenuta una impostazione efficace e migliorativa,l’indicazione che si ritiene prioritaria è quella di dare maggior incisività a quegli assessorati che svolgono una più diretta funzione promozionale in campo culturale, sociale ed economico, ripensando in modo nuovo, originale e più funzionale l’accorpamento delle relative materie.
L’Assessorato alla Cultura destinato ad occuparsi della scuola ( Cultura e Pubblica Istruzione) e di generiche attività a metà strada fra l’intrattenimento e la cultura, deve recuperare una operatività più ampia e complessa in grado di investire e promuovere la stessa identità della comunità, non solo nel campo tradizionale della conoscenza attraverso i cosiddetti eventi culturali, ma anche sollecitando la produzione culturale e soprattutto intervenendo autonomamente in un ambito che finora gli è stati quasi sempre sottratto, quale quello della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, senza il quale qualsiasi operatività culturale è fortemente menomata. Quindi un Assessorato alla cultura e ai beni culturali e ambientali, dotato di una sua capacità progettuale autonoma, e per questo provvisto di risorse adeguate e affidato a persona non solo di cultura, ma anche di provata conoscenza, esperienza e capacità organizzativa nelle materie affidategli.
Un’operatività che deve andare ben oltre il tradizionale e indefinito campo delle cosiddette “attività culturali”, termine fumoso e vago riferibile spesso alla sola organizzazione di eventi e spettacoli ; un’operatività in grado di valorizzare le Associazioni Culturali , utilizzare, valorizzare ,tutelare e promuovere tutte le istituzioni, in primis le associazioni , e i beni culturali che costituiscono l’identità di una comunità, teatro, musei, biblioteche, archivi, ma anche monumenti e opere d’arte, il centro storico e il paesaggio extraurbano e soprattutto la ricerca nei vari settori della cultura, che è stata finora quasi completamente trascurata.
In questa ottica è anche opportuna, anzi necessaria, , un’ampia collaborazione fra l’assessorato alla cultura e quelli all’urbanistica e ai lavori pubblici, che debbono tenere conto delle sue competenze. Nella stessa logica è auspicabile che la Scuola, la Formazione e le Politiche Sociali e Giovanili siano amministrate da uno stesso assessorato, così come il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo.
Per arricchire e potenziare l’azione amministrativa avviata in questi anni sarà utile sollecitare da tutti idee e proposte , disponibilità di esperienza e competenza, nel segno di una continuità dinamica ed innovativa, evitando il rischio di appiattirsi in un continuismo troppo marcato.

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