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Il Carnevale di Brugnetto chiama tutti in piazza

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Si è svolto domenica pomeriggio, per le stradine del paese, il tradizionale Carnevale che, tra carri, canti e balli, è ogni anno un richiamo al divertimento.

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Si è tenuto anche quest’anno il tradizionale Carnevale di Brugnetto.
Giunto ormai alla sua 30esima edizione, il Carnevale è una realtà consolidata del paese, un appuntamento irrinunciabile con la fantasia, ideato all’inizio degli anni settanta da un largo gruppo di brugnettesi tra cui Fulvio Sebastianelli, sua è la famosa Bat-mobile e lui è il Batman del paese, e Gino Montesi che ancora, dando molto spazio ai giovani, seguono i lavori di preparazione ed organizzazione.
Quattro, quest’anno, i carri, tutti realizzati da diversi gruppi di ragazzi e tutti tenuti in gran segreto fino al momento stesso della sfilata alle ore 15.00.
Abbiamo così visto un carro intero dedicato alle sigarette che se ne vanno dai luoghi pubblici, l’isola che non c’è di Peter Pan con tanto di Campanellino e Capitano Uncino e la motocicletta di Valentino Rossi sfrecciare tra le stradine del paese e gareggiare con il tradizionale trenino per bambini. In piazza, poi, il consueto personaggio di stoffa da bruciare alla fine della serata, gli stand gastronomici e la pista da ballo sempre molto viva ed animata dagli instancabili suonatori di sempre.
Quest’anno inoltre la Biblioteca-Circolo Culturale “Oscar Franceschini”, festeggiando i suoi trent’anni di vita, ha allestito una mostra di fotografie, che sarà aperta fino martedì sera, di tutti i precedenti carnevali.
Le persone hanno potuto così ritornare, col ricordo, al paese di 10, 20, 30 anni fa, ai carri allestiti nei vari carnevali e alla fatica nel prepararli, alle maschere più caratteristiche e fantasiose ed alle persone che ora non ci sono più.
Molte le maschere in piazza. Dai più piccoli ai più grandi che non hanno saputo rinunciare al riaprire gli armadi e all’indossare nuovamente un vecchio vestito. Tutti in piazza a ballare e a giocare e, almeno per un pomeriggio, a rompere con quello che c’è fuori nella realtà di ogni giorno.
Ma come ogni Carnevale che si rispetti anche questo è stato soprattutto per i bambini; mascherati, salivano e scendevano dai carri, correvano da una parte all’altra del paese e ballavano, completamente liberi e felici di fare dispetti e scherzi.
Molta la gente, paesani e non, che ha partecipato alla solare, ma fredda, giornata di festa che si conclusa intorno alle 20.00 con il falò in piazza e i grandi girotondi di balli intorno.







Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 febbraio 2005 - 4148 letture

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