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Il figlio di Perlasca ad Ostra Vetere per l'intitolazione della Piazza

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il sindaco e la giunta hanno deciso di intitolare una piazza a Giorgio Perlasca, l'uomo che salvò più di cinquemila ebrei dall'olocausto.

dal Comune di Ostra Vetere
www.comune.ostravetere.an.it


La Cerimonia pubblica si svolgerà sabato 22 gennaio alle 9 nel centro storico di Ostra Vetere alla presenza del figlio, Franco Perlasca, di autorità civili, militari e religiose.
Presenti anche studenti delle scuole di Ostra Vetere ed i loro insegnanti.
Nell'occasione si celebrerà anche il Giorno della memoria.

I Giusti, secondo quanto messo in rilievo dal Museo dell’Olocausto di Gerusalemme (lo Yad Vashem), sono quegli uomini che hanno saputo individuare il male ed hanno rischiato la loro vita per salvare delle altre vite minacciate da un progetto totalizzante di tipo politico, sociale o religioso. A ciascuno di questi uomini, lo Yad Vashem ha dedicato un albero nel “Giardino dei Giusti delle Nazioni”: uno di questi porta il nome di Giorgio Perlasca.

Per queste ragioni il Sindaco Massimo Bello e la Giunta comunale di Ostra Vetere, il 10 settembre 2004 con la delibera n. 79 hanno deciso di onorare l’opera di Perlasca, dedicandogli una piazza del centro storico della cittadina dell’entroterra marchigiano.

La cerimonia pubblica di intitolazione di “Piazza GIORGIO PERLASCA” si svolgerà sabato 22 gennaio alle ore 9 nel centro storico di Ostra Vetere alla presenza del figlio, Franco Perlasca, della Fondazione “G. Perlasca”, a cui il Comune di Ostra Vetere ha deciso di aderire, ma sarà anche l’occasione per celebrare il “Giorno della Memoria”, cioè la giornata del 27 gennaio, che il Parlamento italiano ha voluto istituire appunto “per non dimenticare”. Saranno presenti autorità civili, militari e religiose nonché gli studenti delle scuole di Ostra Vetere ed i loro rappresentanti.

Della Fondazione “G. Perlasca” fanno parte, tra i tanti, l’Ambasciatore di Israele Ehud Gol, il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, il direttore dell’Unità Furio Colombo, il diplomatico israeliano Rafi Gamzou, il giornalista Rai Giovanni Minoli, il Sindaco di Padova Giustina Mistrello Destro, il regista del film per la Tv “Perlasca, un eroe italiano” Alberto Negrin, lo scrittore Gabriele Nissim, il Presidente del Comitato per la foresta dei Giusti Gabriele Pacifici, lo scrittore e regista Giorgio Pressburger.

Giorgio Perlasca tra il 1994 ed il 1945, in uno dei momenti più neri della storia dell’umanità, salvò dalla deportazione e dalla morte più di cinquemila ebrei ungheresi, dimostrando incredibili doti di altruismo, dovere morale, intelligenza.

La sua vicenda rappresenta un esempio significativo di coraggio silenzioso, che solo quarant’anni dopo venne svelato grazie alla tenacia di alcune donne da lui salvate. Giorgio Perlasca è un esempio forte e significativo soprattutto per le giovani generazioni, che nella sua figura e nella sua azione trovano un alto valore civile ed umano: il rispetto per la dignità dei popoli, contro ogni violenza e contro ogni guerra, al di là di ogni ideologia, pregiudizio e dogmatismo.

Una volta emersa la vicenda, Giorgio Perlasca riceve numerose onorificenze a cominciare da Israele che, concedendogli la cittadinanza onoraria, nel 1989 lo proclama “Giusto tra le nazioni” e lo invita a Gerusalemme a piantare l’albero che porta il suo nome.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 gennaio 2005 - 2121 letture

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