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In risposta a ''megalco''

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Un lettore ci ha consigliato di pubblicare il commento di Robert Ghattas, in risposta a "melgaco", in riferimento all'articolo del 29 dicembre 2004 sulla riconferma dello Sportello Immigrati per il 2005.
Buona lettura!



"Ciao melgaco.

Mi dispiace e rattrista leggere commenti come il tuo. Mi dispiace perché sicuramente con così tanta acredine la tua vita è difficile. Ma questa è una scelta tua sulla tua vita, che al più posso non condividere. Purtroppo la tua posizione rischia di rendere la vita dura anche ad altre persone. Il tuo post nasce come critica a un servizio che spero tu e io possiamo trovare, qualora - davvero non auguriamocelo! - tra qualche anno la fame la persecuzione politica o le calamità naturali ci dovessero costringere a lasciare l'Italia.

Il servizio contro cui ti scagli ha a che fare con la vita quella fatta di mangiare dormire ripararsi dal freddo andare a scuola lavorare amare la propria famiglia. La vita che tutti hanno diritto ad avere. Tu, io, e i migranti, ben prima del conoscere la loro identità religiosa. Ben prima di distinguere la donna cattolica ucraina dal senegalese musulmano, il rumeno ortodosso dal cinese taoista.

Ma mi sembra di capire che il tuo astio sia principalmente concentrato su chi prega Dio chiamandolo Allah, e porti le tue motivazioni. Tu stesso dici di essere un uomo di passione che ha solo letto qualche libro. Eppure a difesa del tuo impeto d'odio (atteggiamento tipicamente passionale) porti argomentazioni di tipo culturale e religioso. Forse queste spetterebbero a quelli che usano anche la ragione, che tu chiami razionalisti e a cui quasi con fierezza ti discosti.

Perché con qualche libro in più - e perché no, anche sapendo utilizzare bene un motore di ricerca - scopriresti che il Nobel Abdus Salam è considerato da pressoché tutta la comunità scientifica mondiale uno dei più grandi fisici del secolo passato. Scopriresti che quando a scuola studiavi l'algebra stavi in realtà facendo al-jabr, e che il suo padre si chiamava Abu Abdullah Mohammad Ibn Musa al-Khuwarizmi. E se non hai piacere a pronunciare un nome così evidentemente arabo non pronunciare nemmeno la parola algoritmo, ché altro non è che una deformazione del suo nome.

Scopriresti che la pratica barbara del taglio del clitoride si chiama clitoridectomia e non è collegata alla pratica islamica, come non lo è la cucitura dell'ostio vaginale che si chiama infibulazione. Scopriresti che Oriana Fallaci, pur essendo considerata da molti un'esperta in materia, ha avuto ben poco a che fare con persone musulmane, a differenza di Stefano Allievi, professore di sociologia dell'Università di Padova, che si è specializzato in sociologia delle religioni. E che è autore di Ragioni senza forza, forze senza ragione. Una risposta a Oriana Fallaci, in cui le posizioni passionali e non razionaliste della scrittrice vengono con altrettanta passione, ma con la competenza necessaria, smontate passo dopo passo.

Scopriresti che la Bibbia ospita versetti come "E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli." (1Cor 11,8-10). Oppure "Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene nel Signore." (Col 3,18). E così scopriresti tanto ancora. E non so se inizieresti a odiare anche chi cerca il senso della sua vita nella Bibbia o se abbasseresti i toni contro chi il senso della sua vita lo cerca nel Corano

Scopriresti che "loro" non vuol dire nulla, e che "noi" vuol dire il genere umano tutto, il quale - tu lo voglia o meno - include te me e quelle miliardate di altre persone che da millenni respirano quest'aria guardano il cielo sognano l'amore si arrabbiano scrivono poesie. Questo è quando dici "noi": noi uomini e donne, tutti.

Tranquillo, melgaco, io la faccia non te la spaccherei. Se c'è qualcosa di tuo che spaccherei volentieri sono i tuoi pregiudizi, il tuo rancore, e la tua ignoranza. La tua faccia sarei anzi curioso di vederla.

Buona giornata a tutti noi.
"

robert ghattas





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 13 gennaio 2005 - 1777 letture

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