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Arrivano le pecorelle!

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Arriva la “Befana” e con la befana arrivano le famose pecorelle: il classico dolce corinaldese che viene preparato dalle massaie durante il periodo natalizio, ma in particolare modo nei giorni che precedono l’Epifania.
La ricetta di questo dolce viene tramandata di madre in figlia e i corinaldesi sono restii a pubblicizzarla.

di Ilario Taus
Quando eravamo ragazzini, i nostri genitori ci dicevano che la befana viene la notte tra il cinque e il sei gennaio, le sue scarpe sono sempre rotte, la scopa rimane il suo mezzo di locomozione preferito, ha un sacco sulle spalle pieno di regali e, passando di casa in casa, nella abitazioni dei bimbi buoni lascia giocattoli e dolciumi.
I nostri genitori erano soliti preparare un grosso ramo di alloro e su questo ramo la befana appendeva di tutto: cioccolatini, mandarini, torroncini e le famose pecorelle, che facevano bella mostra di sé.
Insieme ai dolci, i più fortunati, qualche volta, trovavano un bel giocattolo. Noi ragazzini, la sera della vigilia non volevamo mai andare a letto, perché aspettavamo con impazienza l’arrivo della befana.
Allora, per spaventarci, una vicina di casa si vestiva da befana: ricordo Maria di Libero, vestita da vecchia con un sacco sulle spalle, a cavallo di una scopa, che saliva le scale di casa e con una voce da vecchina ci diceva: “Sarete buono! Volete bene ai vostri genitori! Sarete ubbidiente!” e allora noi ragazzini giù a piangere dalla paura e di corsa subito a letto.
Al mattino dell’Epifania, appena svegli, andavamo vicino al camino a vedere cosa avesse portato la befana.
La nostra gioia era al massimo quando ci accorgevamo che, tra frutti e dolci, c’era un giocattolo.
Contenti, recitavamo la poesia, insegnataci dalla maestra , che iniziava così: “La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, viva viva la Befana!!”.
Il giocattolo ricevuto passava di mano in mano fra noi piccoli, così tutti potevamo gioirne.


Le famose pecorelle di Corinaldo appena sfornate.


La Befana ha portato alla piccola Monica una bella bambola, perchè è stata buona e ubbidiente.

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