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ramarri & c.: Il Rospo smeraldino

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Qualcuno avrà forse notato lungo il fosso S. Angelo, nei pressi del viale dei Pini, delle piccole vasche scure interrate; queste raccolte d'acqua temporanee hanno lo scopo di facilitare la riproduzione di un piccolo anfibio, il Rospo smeraldino (Bufo viridis).

di Francesca Morici
francesca@viveresenigallia.it


Questa specie è piuttosto rara e nelle nostre zone estremamente localizzata, per questo motivo dove vi è carenza d'acqua e dove l'habitat risulta modificato vengono create delle raccolte d'acqua artificiali in cui i rospetti possano riprodursi.
La riproduzione avviene in primavera, periodo in cui è possibile apprezzare i virtuosismi canori del maschio, una sorta di trillo ripetuto per alcuni secondi. La deposizione delle uova avviene tra aprile e giugno, queste sono disposte in lunghi cordoni gelatinosi.
Il Rospo smeraldino ha un corpo tozzo e verrucoso, grigio-verdino con delle belle macchie verdi orlate di nero, vive in ambienti di collina e pianura anche in zone prossime al mare, prediligendo canali, ambienti ripariali, orti e giardini. Si nutre di piccoli artropodi (è un mangiatore di larve di zanzare), lombrichi e molluschi.
E' attivo durante la notte, di giorno si nasconde tra la vegetazione.
I girini sono preda di pesci e anatidi, gli adulti di uccelli.
Il Rospo smeraldino è protetto dalla Convenzione di Berna (allegato II) e dalla Direttiva 92/43/CEE (allegato IV).


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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 04 gennaio 2005 - 12468 letture

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