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Oltre le regionali il Progetto unitario per un Ulivo vincente

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Gli ultimi eventi confermano la incapacità dei partiti a dare vita all’Ulivo come soggetto politico federativo.
Con i loro comportamenti i partiti del centro sinistra mettono a rischio l’esito delle prossime elezioni regionali e delle stesse elezioni politiche proprio nel momento in cui più urgente e possibile si manifesta una alternativa alla attuale maggioranza.

da Mario Cavallari
Coordinatore dei Cittadini per l'Ulivo di Senigallia


I ‘Cittadini per l’Ulivo’, dopo la deludente riunione del 20 dicembre per le liste unitarie alle regionali, mentre ribadiscono gli indirizzi assunti nell’assemblea nazionale di Montecatini a favore di candidature presidenziali e liste regionali unitarie, non si limitano a denunciare le singole e diverse responsabilità dei partiti, ma vogliono rilanciare il progetto di un Ulivo costruito dal basso attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei singoli cittadini che, a prescindere da ogni appartenenza di partito, si riconoscono nel progetto di Ulivo rappresentato,oggi, da Romano Prodi. Condivido la valutazione di Bertinotti : “ormai non si può più fare a meno: Romano Prodi è l’unico punto di unità della coalizione. E’ una parola d’ordine che parte dal basso: o cacciate Berlusconi o noi cacciamo voi. Se si continua con il dividersi anziché unirsi il rischio è di venire sconfitti per mano della nostra gente, con l’astensionismo

Le scelte per le regionali sono andate così, ormai. Ne prendiamo atto con grande rammarico. Adesso bisogna far decantare la questione, riflettere. Lavorare per vincerle coi candidati comuni, è ovvio. Ma oltre le regionali credo che ci sia ancora una grande possibilità di recupero, se però ci si lavora da subito: la federazione . Muoversi svelti, dopo le elezioni regionali, in quella direzione. Nessuno assorbirà nessun altro : la federazione sarà una casa comune di identità diverse.

Perciò i ‘Cittadini per l’Ulivo’ sollecitano sin da ora la formazione di comitati e l’avvio delle procedure necessarie allo svolgimento delle primarie per dare legittimità e maggiore autorevolezza alla designazione del candidato premier , oggi, Romano Prodi ; per avviare la formazione degli Albi degli Elettori come base del processo costituente dell’Ulivo e come strumento democratico utile alla soluzione delle odierne tensioni.

Nessuno potrà vincere da solo. “Ora – afferma Fassino – dobbiamo soprattutto impegnarci per battere il Polo e per farlo servono tre condizioni: un leader forte attorno a cui schierare una squadra; una alleanza larga fondata su un vero programma di governo e non solo sull’antiberlusconismo; una forza riformista che sia il timone della coalizione. Senza una di queste tre condizioni la vittoria sarebbe difficile”. E questo richiede da parte delle forze politiche che hanno condiviso quel progetto un rilancio delle motivazioni e dello spirito che erano alla base della proposta unitaria di Romano Prodi.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 29 dicembre 2004 - 1356 letture

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