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Un laboratorio di comunicazione multiculturale

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I ragazzi di Romania, Estonia, Slovacchia, Bulgaria, Polonia, Austria e Italia scrivono della loro esperienza di scambio culturale

Veniamo dall'Estonia, Polonia, Romania, Bulgaria, Austria e Slovacchia e siamo a Senigallia per partecipare allo scambio internazionale "Valorizzare la lealtà nello sport per lottare contro il doping".
Con noi ci sono anche gli studenti delle scuole di Senigallia.
Siamo in 45 per lavorare, discutere e confrontarci su un tema di stretta attualità: il doping nello sport.
Questo scambio non è soltanto un modo per accrescere le nostre conoscenze sulla questione doping, ma ci è utile anche per entrare in contatto con altre realtà, apprendere esperienze diverse e migliorare anche il nostro inglese, visto che è la lingua con cui comunichiamo durante i lavori.

Il gruppo proveniente dalla Polonia è formato da studenti della scuola superiore di Radomsko e da universitari di Varsavia.
Fa parte di una associazione "Social Thought Club Lewiatan", da sempre interessata a questi temi.
Il gruppo slovacco viene da una piccola città, che si chiama Ruzomberok ed è piuttosto preoccupato perché là ci sono delle inusuali tempeste di neve che stanno creando problemi.
Il gruppo estone è formato invece da studenti dell'Università di Economia di Tartu.
Quello rumeno è composto da ragazzi che provengono da diverse regioni della nazione.
Il nome del gruppo austriaco è "Hyazinthara".
E' nato nel 1999 nella provincia di Vorarlberg e organizza da anni eventi ed iniziative interculturali.
Il gruppo bulgaro infine rappresenta la più grande organizzazione giovanile dello stato con diramazioni in sedici città della Bulgaria.

Tutti i partecipanti hanno già avuto esperienze in progetti riguardanti lo sport e il problema delle droghe ed hanno organizzato in Bulgaria diversi eventi con atleti per sensibilizzare i giovani ad essere leali nella pratica sportiva.
I lavori di questo scambio sono cominciati lunedì con un interessante incontro dal titolo "Gioventù e Sport", cui ha partecipato il campione di tennis tavolo e commissario tecnico della nazionale Massimo Costantini.
Questo incontro ci ha dato la possibilità di confrontarci con un esperto su temi così attuali ed importanti.
Gli abbiamo fatto tante domande ed abbiamo ricevuto tante risposte.
Tutte utili ad accrescere le nostre conoscenze in materia.
Durante la discussione sono venuti fuori alcuni aspetti interessanti che vanno sottolineati: un problema è quello di differenziare una particolare dieta necessaria magari per la pratica sportiva dal doping vero e proprio.
Si è parlato anche di controlli e della possibilità di introdurre punizioni più severe per prevenire l'utilizzo di droghe nello sport.
Secondo noi un ruolo fondamentale in tutto questa questione lo gioca la lealtà.
E proprio per questo siamo qui: per discutere di lealtà e di una cultura di lealtà e fair play, utile per contrastare il fenomeno doping, che spesso non c'è. Nel pomeriggio ci siamo spostati sul campo di calcio di via Capanna, dove abbiamo ascoltato le parole del tecnico delle giovanili della Vigor Senigallia Monteverdi e poi abbiamo giocato una partita con le squadre miste fino a sera inoltrata.

Quindi abbiamo partecipato al Centro di Aggregazione Giovanile alla serata interculturale con prodotti enogastronomici di Polonia, Bulgaria e Slovacchia, un modo efficace per conoscere cibi, usanze, abitudini ed anche la musica e i balli dei diversi stati, che partecipano a questo scambio.
Da ieri sono cominciati i laboratori.
Ci siamo posti diversi obiettivi: realizzare uno spot, un manifesto e una cartolina sulla lotta contro il doping e raccontarvi giorno dopo giorno con i comunicati per i mass media le nostre attività. E' solo l'inizio di una settimana ricca di incontri e dibattiti e naturalmente di sport.
Sentirete ancora parlare di noi.

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