x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >


Luttazzi: Se non faccio più televisione è perché il mio procuratore è Bin Laden

1' di lettura
2037
EV

Daniele Luttazzi ritorna alla Fenice. Il monologo Bollito misto con mostarda in anteprima a Senigallia.

di Francesca Morici
francesca@viveresenigallia.it
"Se non faccio più televisione è perché il mio procuratore è Bin Laden", questa una delle tante battute di uno scatenato Daniele Luttazzi durante lo spettacolo tenutosi giovedì sera al teatro La Fenice di Senigallia.
Il comico romagnolo ha presentato in anteprima il monologo Bollito misto con mostarda in cui non risparmia nessuno, né il governo né l’opposizione.
Un incontenibile Luttazzi “a tutto campo” che alterna battute caustiche su politici italiani di destra e sinistra a momenti di aspra polemica verso la guerra in Iraq, verso Bush e l’Amministrazione statunitense.
Non mancano ovviamente le parentesi ginecologico-sessuali marchio di fabbrica del romagnolo.
Colpiti anche il Papa, i cattolici, in particolare Rocco Buttiglione e le sue recenti dichiarazioni in sede europea, ed il salotto di Bruno Vespa.
Il monologo si conclude con un crescendo antiberlusconiano.
Richiamato per il bis, Luttazzi propone un'esilarante versione tutta sua di un vangelo apocrifo.





ARGOMENTI