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Emendamenti alla finanziaria: 23 milioni di euro per Senigallia
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Con un emendamento presentato insieme a Marisa Abbondanzieri il deputato Marco Lion ha chiesto fondi per il completamento di numerose opere pubbliche a Senigallia e dintorni: la Rotonda, l'area Sacelit, l'Arceviese, l'arretramento della ferrovia, la fermata di Cesano della metropolitana di superfice e l'ex Montedison a Falconara. |
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dall'On. Marco Lion
Gli emendamenti presentali insieme alla collega Marisa Abbondanzieri, riguardano nello specifico:• 1.500.000 euro da destinare alla prosecuzione dello studio di fattibilità e all'avvio della progettazione preliminare per la realizzazione dell'arretramemo della linea ferroviaria adriatica nella regione Marche. "Nell'ambito del progetto più complessivo alla scala territoriale quale dovrà essere quello del Corridoio Adriatico va sviluppato quanto già previsto nei Piani di Trasporto Regionale e Provinciale relativamente all'arretramento della ferrovia adriatica. Per questi motivi ho presentato un emendamento che permettesse di finanziare la Provincia di Ancona per la progettazione di questo nuovo e strategico asse infrastrutturale;
• 1.700.000 euro finalizzati al completamento del progetto di integrazione autobus-treno nell'area urbana di Ancona (metropolitana di superfìcie). Con il modesto finanziamento dello Stato previsto da questo emendamento si sarebbe potuto immediatamente completare il terzo lotto del progetto di metropolitana di superfìcie, in corso di realizzazione da parte della Provincia di Ancona, finalizzato all'utilizzo della linea ferroviaria esistente per il trasporto pubblico locale, sfruttando e razionalizzando le installazioni esistenti e prevedendo nuove fermate, tra cui quella di Cesano di Senigallia.
• 2.000.000 euro annui, a partire dal 2005 e fino al 2007, cioè circa 12 miliardi di vecchie lire la realizzazione dei lavori destinati alla variante della ex strada statale n. 360 nel tratto compreso nell'abitato dei comuni di Senigallia, Ripe ed Ostra. I lavori di adeguamento e sistemazione della ex statale arceviese sono infatti di importanza strategica, non solo per la messa in sicurezza dei collegamenti tra Senigallia e i comuni delle valli Misa e Nevola, ma anche per il migliore sviluppo delle aree industriali e artigianali insediatesi o in corso di espansione in quell'area";
• 3 milioni di euro per la realizzazione dei lavori destinati al completamento della Rotonda a Mare di Senigallia, una struttura importante per il rilancio turistico della città e che necessita di finanziamenti per il completamento dei lavori; • 2 milioni di euro dal 2005 al 2007, per la bonifica dello stabilimento industriale dismesso ex "Montedison" di Falconara Marittima. Stabilimento, come si sa, oggetto di intervento anche della magistratura per il rilevante inquinamento riscontrato nel sottosuolo. Detta area, isieme all'API, è stata inserita tra le aree da Bonificare di interesse nazionale, e necessita di interventi urgenti per poterla restituire alla collettività e ad attvità economiche ecocompatibili.
• 1.700.000 euro annui, a partire dal 2005 e fino al 2007, per la bonifica dello stabilimento industriale dismesso ex "Sacelit-italcementi" di Senigallia. Circa dieci miliardi di vecchie lire che avrebbero permesso al Comune di Senigallia di intervenire direttamente nella bonifica dell'area che, come si sa, ha ospitato per molti anni uno sabilimento che lavorava l'amianto. Infatti la bonifica di quell'area è sicuramente propedeutica a qualsiasi progetto di riqualificazione che verrà deciso. Se si tiene poi conto che secondo il vigente Piano Regolatore il 50% delle superfici dell'ex "Sacelit-Italcementi" sono aree a standard che dovranno essere cedute dai privati che decideranno di intervenire su quella superficie, era importante proporre all'attenzione della Camera un fondo che permettesse un qualificato ed esaustivo intervento di bonifica da parte dell'Amminisirazione Comunale;
• 2.200.000 euro annui, a partire dal 2005 e fino al 2007, cioè circa 13 miliardi di vecchie lire per il lavori di completamento e riqualificazione ambientale del porto turistico e peschereccio di Senigallia. Con l'approvazione definitiva, dopo 13 anni del Piano del Porto la nostra città è in grado di uscire da una situazione precaria e dare sviluppo certo a quell'importate segmento dell'economia turistica che è il diportismo nautico. La principale attività economica della nostra città, il turismo, ma anche un settore economico molto vitale come la pesca potranno avere significativi benefìci una volta realizzata la nuova darsena. Un primo stralcio dei lavori per la costruzione dell'avamporto è stato approvato dalla Giunta Comunale, ora era importante e necessario reperire i finanziamenti necessari per portare a compimento un opera che la città attende da molti anni.
Si tratta di emendamenti per finanziare interventi già deliberati da tempo ma per i quali non sono stati ancora stanziati o reperiti i fondi necessari.
Questo governo che si prodiga a finanziare imprese faraoniche per opere inutili, spesso inquinanti e di poca utilità per la comunità e per le vere necessità infrastrutturali del Paese, con manovra finanziaria 2005, ha per l'ennesima volta dimostrato di non avere alcun progetto per l'economia italiana il cui tasso di sviluppo, con manovre a base di condoni e una tantum, si manterrà tra i più bassi d'Europa. Speriamo che non avvenga anche quest'anno che il Governo metta la fiducia alla legge Finanziaria espropriando così il Parlamento della possibilità di discutere e votare gli emendamenti presentati. L'attuale maggioranza di centro-destra ha infatti fino ad oggi sempre dimostrato di non voler neanche valutare quegli interventi strategici per lo crescita delle realtà locali che, nel caso della Provincia di Ancona, avrebbero potuto costituire sia una soluzione ai problemi della mobilità sia un volano allo sviluppo dell'area e, in particolare, del comparto turistico e quindi diventare un investimento utile anche sul piano delle prospettive di rientro economico.

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