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La sesta notte degli sprevengoli

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La Notte degli Sprevengoli, giunta alla sesta edizione, quest'anno propone, oltre alle tradizionali cantine del buon mangiare, dove vengono cucinati i più gustosi piatti della tradizione culinaria marchigiana, un originale percorso di animazione ed intrattenimento.



Il Comitato che segue l'organizzazione della festa, composto dall’Assessore alla Cultura Moris Mansanta, dal Presidente di Ostra Eventi, Umberto Paradisi, da Paola Candi, Presidente del circolo culturale La Staccia, Carla Raffaeli, Presidente del circolo culturale La Gioconda, Francesco Giovanetti, del Circolo Acli di Casine, ha voluto ispirarsi alle tradizioni, alle credenze, ai riti legati al ciclo della terra, dell'acqua, del fuoco, come elementi originari della vita, anche attraverso la morte.

Infatti, nella nostra, come in tutte le culture agresti, questo era il periodo in cui la terra si preparava per la semina e, spiritualmente, l’essere umano preparava il terreno interiore per accogliere nuove forze e progetti.
Nella cultura celtica, in particolare, si celebrava la festa chiamata Samhain, che segnava la fine dell'estate, il tempo della semina e l’inizio della Metà Oscura dell’anno. In quella notte si apriva la misteriosa porta fra l’Aldiqua e l’Aldilà: gli spiriti degli antenati e degli dèi entravano in contatto con il mondo terreno.

L’animazione si snoda lungo un percorso che attraversa i punti principali del centro storico, ma tocca anche alcuni angoli caratteristici meno conosciuti, addobbati seguendo i suggerimenti scenografici degli studenti dell’Istituto Statale d’Arte di Jesi..

La festa prenderà il via venerdì alle ore 20.00 con il rito dell’accensione del fuoco sacro in Piazza dei Martiri, fuoco che resterà acceso fino alla mezzanotte di domenica a ricordare il passaggio dalla metà chiara dell’anno (estate) alla metà oscura (inverno).

Un percorso vario di animazioni teatrali, musicali e sceniche che rappresentano una contaminazione tra credenze e riti diversi, ma egualmente legati al momento magico del passaggio: i divinatori di Labyrinth, il romitorio dei frati bianchi, l'eliso dei danzatori folli, l’antro delle filatrici, le storie di dispetti e scherzi degli sprevengoli, la colonna degli enigmi (dedicata ai bambini), la fonte dell’acqua perduta e il gioco di ruolo dal vivo con i visitatori.

Contaminazione anche musicale, fra tradizioni di musiche etniche, eseguite con cornamuse, arpe celtiche, buzuki, flauti irlandesi dal gruppo di Piercarlo Fontemagi e sonorità moderne per i giovani nella corte sonora con i migliori dj.

Dunque, tre notti ricche di “appetitose” attrazioni che non si possono proprio perdere.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 ottobre 2004 - 4770 letture

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