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Una pietra miliare nella storiografia marchigiana
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Sono stati presentati alla cittadinanza gli Atti del Convegno La quercia dai frutti d’oro. Ha introdotto il prof. Albani, assessore alla cultura che, dopo il benvenuto ai relatori ed i ringraziamenti di rito ai presenti, ha passato la parola al Sindaco.
Luana Angeloni ha espresso i suoi più vivi complimenti per i professori che hanno voluto realizzare il prestigioso Convegno tre anni fa e che ora ne pubblicano gli Atti, esempio interessante di collaborazione tra docenti ed Enti per un obiettivo comune e importante.
Il prof. Piccinini ha affermato che “la pubblicazione degli Atti è una pietra miliare nella storiografia marchigiana”. Ed ha poi auspicato che questo “possa essere l’inizio di una collaborazione tra Deputazione di Storia Patria Università di Urbino e Amm.ne Comunale”.
La prof.ssa Marinella Mazzanti Bonvini ha detto, tra l'altro, che “i Della Rovere a Senigallia hanno creato le condizioni per uno sviluppo economico e culturale molto importante”. Ha fatto riferimento ai gioielli d'arte che abbiamo in città, nello specifico ha citato la bella tela di S. Anna, la Chiesa della Croce, il Palazzetto Baviera. A proposito del “Trasporto del Cristo al Sepolcro” di Federico Barocci ha fatto notare che la Chiesa della Croce è il risultato di un meraviglioso paradosso: “non fu dipinto un quadro per una chiesa, ma fu costruita una chiesa – quella della Croce, appunto - per accogliere il quadro del Barocci. E le Confraternite, composte per la maggior parte da gente del popolo, lavandaie, muratori, donne delle pulizie, impegnarono tutti i loro iscritti per una questua volta a trovare il fondi per costruire la Chiesa della Croce. Anche i giovani di oggi – ha aggiunto – dovrebbero sapere che Giovanni della Rovere, a 17 anni, e cioè giovanissimo, era già a Senigallia destinato a prenderne le sorti e a farne le fortune”.
Infine ha parlato il prof. Stumpo – dell'università di Siena - che si è complimentato con la città e in primo luogo con il Sindaco che ha saputo avviare proficue collaborazioni con la Deputazione di Storia Patria. “La storia moderna – ha concluso – vivrebbe una stagione più felice se i Sindaci fossero tutti come quello che avete a Senigallia”.
Ha preso la parola infine, dalla platea degli ascoltatori, il dott. Flavio Solazzi che- intervenendo ex abrupto – ha sottolineato la necessità di recuperare il senso e le radici della nostra senigalliesità: ci sono ancora molti tesori da restituire ai cittadini: ad esempio, l’Arsilli, l’Anastasi e altri ancora che giacciono negli archivi della Biblioteca in attesa di essere chiamati alla luce.





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Nelle foto il pubblico, la Professoressa Marinella Bonvini Mazzanti, il sindaco e gli assessori Rebechini e Albani, il Professor Gilberto Piccinini e un particolare del soffitto della Sala del Trono.

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