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Galli: ''La finanziaria del Governo non ci ha dato chance''

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Letto l'intervento del gruppo di minoranza in merito alla questione della Farmacia Comunale di Castelleone, e chiamato in causa come segretario dei DS desidero esprimere la mia posizione.

da Giuseppe Galli
Segretario DS di Castelleone di Suasa


Tanto per iniziare, questa minoranza dimostra di non conoscere la mia storia sindacale che parla di militanza quotidiana a fianco dei lavoratori come rappresentante R.S.U. dei metalmeccanici nel gruppo Merloni Termosanitari e come componente della delegazione firmataria dell'ultimo contratto integrativo del gruppo MTS.

Inoltre, in quanto componente del direttivo provinciale e regionale della FIOM-CGIL desidero esprimere la mia vicinanza al lavoratore e alla CGIL infatti mi trovo concorde col parere negativo della confederazione: la diminuizione dei costi di gestione, passando per la soppressione dell'indennità accessoria, e connessa sia ai livelli occupazionali sia alla redditività della Farmacia è sindacalmente inaccettabile ed è l'unico punto di dissenso personale con la Giunta.
Per il resto si può affermare con forza che l'Amministrazione ha creato un nuovo posto di lavoro, potenziato il servizio della Farmacia con un evidente vantaggio sia per i Cittadini, sia per le casse comunali.

Non bisogna dimenticare che le ultime finanziarie del Governo sono state una mannaia sugli enti locali che si trovano diminuiti i trasferimenti e sono costretti o a tagliare i servizi, o ad aumentare il costo degli stessi.
Per colpa di questo Governo è sempre più difficile far quadrare i bilanci, soprattutto in un comune piccolo come Castelleone di Suasa dove la Farmacia riveste una importanza strategica.

Capisco le solite intenzioni della minoranza di strumentalizzare la vicenda ma non è detto che pur avendo concorso all'elezione del Sindaco, il segretario dei DS debba sempre e comunque trovarsi d'accordo su tutto, specie su materie di competenza del Sindaco e normate da precisi meccanismi di legge.

Leggendo ciò che scrive la minoranza si evidenziano enormi inesattezze, infatti gli attuali farmacisti sono inquadrati nella categoria D3 quindi retribuiti come Direttore responsabile del servizio ed in più sarà assunto un nuovo part-time in categoria D1.
A questo punto non rimane che evidenziare il dato più eclatante che emerge dalla vicenda, che è quello relativo al rapporto di lavoro precario dei farmacisti: la mia proposta è quella che va nella direzione del consolidamento del rapporto di lavoro, ovvero verso contratti a tempo indeterminato, ovviamente lo strumento principe è il Concorso pubblico, che a questo punto metterebbe fine a questa vicenda che, è altro indice della precarietà introdotta e moltiplicata grazie alla legge 30 (legge Biagi) che tanto sta a cuore al centrodestra.
Subito introdotte, queste nuove tipologie contrattuali sono strumenti utilizzati anche dalle pubbliche amministrazioni.

La minoranza parla in termini di organizzazione aziendale senza curarsi del rapporto di lavoro precario dei lavoratori, per cui, ribadita la mia assoluta condivisione dell'analisi fornita dalla CGIL, vorrei cortesemente girare al mittente le accuse di strumentalizzare le dinamiche sindacali.

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 ottobre 2004 - 1787 letture

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