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Il 2 Novembre per le vittime

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Un giorno intenzionalmente condiviso. Dalle elezioni statunitensi alla veglia per la Pace in più città del Mondo. Anche Senigallia può partecipare.

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Il due Novembre si avvicina. Commemorazione dei Defunti. Ogni famiglia si raccoglie attorno ai propri ricordi, ai propri dolori. Quest’anno in molti commemoreranno anche i defunti di altri. Defunti sconosciuti, defunti morti per caso, defunti come effetti collaterali della follia-guerra.
Sembra di assistere alla proiezione di un film. Peccato che qui i morti siano reali, anche se non ce ne rendiamo conto fino in fondo.
E come potremmo infatti capire il grado di dolore e di disperazione di chi non ha più niente, neanche la propria famiglia, nucleo portante di ogni società? Come potremmo noi capire le sensazioni che si provano nel vedere cadere bombe sopra la propria terra senza nemmeno avere troppe spiegazioni? Noi in fondo siamo qui. Nella nostra pseudo-isola-felice. Siamo qui con i nostri problemi e le nostre vite. Si deve andare avanti, perché la vita va avanti.
Si, ma come? Si deve andare avanti con una benda sugli occhi, tale da impedirci una più ampia visione dell’insieme dove viviamo? O si deve andare avanti con una consapevolezza che viene proprio da quell’ampia visione che sempre più si cerca di eliminare?
Il due Novembre il popolo statunitense sceglierà il proprio rappresentante (o almeno speriamo che scegli il popolo visto che è la più grande democrazia!). In Europa e Medio Oriente molte città scenderanno in piazza.
Il comitato Stop The War, sta organizzando la veglia notturna per il giorno due Novembre. Dopo l’esperienza della città di Londra, fortemente voluta dal sindaco, ora l’evento si ripropone in una più vasta estensione raccogliendo la partecipazione di numerose città. Molte italiane.
La veglia durerà 24 ore, le acque delle fontane delle città si tingeranno di rosso. Silenzio, fiaccole ed una sola voce: quella che leggerà i nomi dei 25.000 morti della guerra in Iraq.
Per 24 ore quelle persone che erano sconosciute e lontane, saranno presenti e più reali con la lettura dei loro nomi. Nessuno verrà escluso dalla lettura e iracheni ed americani saranno vicini perché condividono un’identica situazione: la morte.
25.000 persone non abitano più questo Mondo e, vista la causa di morte, non esiste spiegazione plausibile di tutto ciò, non esiste ragione, non esiste motivazione, non esistono medaglie d’onore che valgano tanto. Esiste solo il numero e i forti dubbi che colpiscono chiunque circa il carattere della mente umana.
A Londra la lettura dei nomi da Trafalgar Square inizierà alle 18 circa cui si affiancheranno Baghdad, Barcellona e molte altre.
Tra le città italiane aderiscono Bologna, Mantova,Siena, Roma e molte altre. Ma si cerca di estendere la partecipazione a molte altre città, anche piccole, che possono, creando una serata di fiaccolate e poesie di pace o un altro tipo di manifestazione, fare la propria parte nel ricordare e nello sperare.
Sul sito di Stop The War sarà possibile trovare tutta la lista dei 25.000 nomi, così se si vorrà, si potrà leggerli e commemorarli, in una piccola Chiesa, in una Sinagoga, in una piazza, un pub, una scuola, una grande sala, una Moschea, un monumento ai Caduti, o anche in casa propria.
Non è importante il luogo, né in quanti si è, l’importante è farlo. Anche Senigallia è chiamata all'appello.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 18 ottobre 2004 - 3556 letture

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