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Un'amicizia nata dal basso, in nome della Madonna di Montevago
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Nel '98 l'allora sindaco della cittàdina siciliana di Montevago telefonò ad Angelo Sgreccia fondatore dell'ordine dei cavalieri di Montevago: "Sono il sindaco di Montevago" "Ed io sono il Podestà di San Pietro in Musio" Rispose, credendo ad uno scherzo, Angelo Sgreccia. Da quella telefonata è nata un'amicizia sincera e profonda che sei anni dopo ha portato alla firma del "Patto di amicizia" tra due città. |
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di Michele Pinto
nmichele@viveresenigallia.it
Dal 1998 ad oggi i rapporti tra Montevago ed Arcevia si sono stretti sempre più.nmichele@viveresenigallia.it
Un pulman di pellegrini della città siciliana si è recato in pellegrinaggio presso il santuario della Madonna di Montevago a San Pietro in Musio di Arcevia.
Visto lo stato dell'affresco sulle mura di San Pietro in Musio i siciliani si sono offerti di pagarne il restauro.
Durante una visita a Montevago, per contraccambiare, i cavalieri di Montevago hanno portato in dono un quadro di Bruno D'Arcevia raffigurante la Madonna di Montevago che protegge entrambe le cittadine.
I contatti si sono sempre più intensificati, hanno assunto cadenza regolare ed hanno coinvolto un numero sempre maggiore di persone.
Domenica l'amicizia è stata formalizzata: Nel municipio di Arcevia i sindaci delle due cittadine hanno firmato l'atto di amicizia ufficiale.
Montevago ha anche concesso la cittadinanza onoraria a Silvio Purgatori, sindaco di Arcevia, ad Angelo Sgreccia ed al maestro Bruno d'Arcevia.


La madonna di Montevago - Alcuni cavalieri di Montevago sotto l'affresco restaurato



I sindaci di Montevago e di Arcevia firmano il patto di amicizia

Il Patto di Amicizia

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