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Il Comune impone alla ditta di riparare la pista ciclabile

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Rispondendo ad una denuncia del Consigliere UDC Gabriele Cameruccio apparsa sul Corriere Adriatico riguardo le crepe sulla nuova pista ciclabile delle Saline, l'assessore Mangialardi illustra gli interventi intrapresesi già da tempo per far in modo che la ditta appaltatrice, responsabile delle crepe, ponga rimedio alla situazione.

da Maurizio Mangialardi
Assessore ai lavori pubblici


Caro Consigliere,
Le posso assicurare che non è stato necessario attendere la Sua segnalazione per constatare che la ditta appaltatrice dei lavori di realizzazione della pista ciclabile di Saline non aveva eseguito l’opera a regola d’arte.
Infatti già nella metà dello scorso mese di agosto i tecnici dell’Ente avevano notato i difetti costruttivi cui lei si riferisce, tant’è che il 24 agosto veniva effettuato un sopralluogo congiunto Comune – Impresa esecutrice allo scopo di attivare il necessario contraddittorio: come può immaginare l’impresa non sempre si assume disinvoltamente la responsabilità dei lavori mal riusciti.
Il 31 agosto successivo il Responsabile del procedimento emetteva ordine di servizio con il quale si disponeva che la ditta Eurogas provvedesse a porre rimedio ai difetti rilevati eseguendo una serie di interventi che venivano dettagliatamente specificati.
Il 2 settembre l'ordine di servizio veniva spedito in duplice copia alla ditta secondo le modalità previste dalla normativa vigente. In base ad esso l’impresa esecutrice dispone di trenta giorni per eseguire le opere segnalate. Nel caso in cui la ditta non rispetti l'ordine ricevuto il Comune provvede d'ufficio. L'esecuzione d'ufficio viene definita “in danno”, cioè gli oneri sostenuti dall'Ente, che incarica altra impresa od esegue in economia diretta, vengono addebitati all’impresa inadempiente. I fondi necessari all'esecuzione, ove il quadro economico di commessa non fosse sufficientemente capiente, vengono attinti a mezzo dell'escussione della cauzione definitiva che l’impresa presenta contestualmente alla stipula del contratto. Per legge tale cauzione è di entità pari al 10% dell'importo contrattuale, può essere escussa dietro semplice richiesta scritta dell'Ente e deve essere erogata entro quindici giorni dalla richiesta.
Le assicuro infine che il materiale fotografico di grande pregio artistico da Lei prodotto e che Ella ha inviato ai quotidiani sarà inserito nell’ampia documentazione fotografica conservata agli atti di questo Ente.

L'articolo apparso Giovedì 16 Settembre sul Corriere Adriatico.
L'articolo apparso Giovedì 16 Settembre sul Corriere Adriatico.

Le crepe sulla pista ciclabile Le crepe sulla pista ciclabile
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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 settembre 2004 - 1993 letture

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