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Un questionario per verificare la qualità delle mense scolastiche

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Dopo le grandi polemiche dello scorso anno sulla produzione del vitto in cucine esterne ed il loro trasporto nelle scuole, i membri della commissione mensa hanno organizzato un sistema per controllare la gestione del servizio.

di Silvia Piermattei
silvia@viveresenigallia.it


L'Assessore Alfio Albani, il dirigente del servizio Pubblica Istruzione Maurizio Mandolini e il funzionario resposabile Laura Bo hanno presentato i dati di un questionario distribuito ai genitori e ai membri della commissione mensa per valutare la qualità del servizio.
I risultati sono soddisfacenti da tutti i punti di vista, sia per quanto riguarda l'igiene, sia per la qualità dei cibi, sia per la collaborazione del personale docente.
Questo tipo di monitoraggio ha valutato anche la predisposizione dei bambini di fronte a certi alimenti ed è anche un mezzo per migliorare il servizio della mensa scolastica nelle scuole materna ed elementare.

L'aggregazione del servizio di produzione dei pasti in alcune strutture ha rappresentato un grande risparmio per il Comune.
L'Amministrazione Comunale ha investito per rendere alcune strutture a norma di legge.
Al tempo stesso ha cercato di razionalizzare le spese ed evitare gli sprechi.
Questo è avvenuto con la produzione del vitto in cucine centrali e relativa la distribuzione nelle singole scuole.
Il Comune ha risparmiato 169.000,00 euro per costi di manutenzione straordinaria per la messa a norma degli altri centri di cottura e 104.000,00 euro per la gestione del servizio secondo la vecchia organizzazione.
Il personale di ruolo continua ad operare nelle cucine, ma non è prevista l'assunzione di altre unità a tempo determinato.

Questo sistema di monitoraggio sarà riproposto tutti gli anni per rendere il servizio mensa sempre più rispondente alle esigenze dei bambini e dei genitori.
I buoni pasto che vengono acquistati per far mangiare i bambini a scuola saranno stampati in blocchi più piccoli, in modo che non rappresenti una spesa troppo ingente per la famiglia.
Inoltre non sarà più pagata nessuna la quota fissa, ma soli i pasti realmente consumati.

Le statistiche hanno determinato una diminuzione del 1,7% nell'utilizzo della mensa scolastica, questo può essere causato dall'ondata di proteste leggittime che in passato hanno caratterizzato la questione delle mense.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 18 settembre 2004 - 4354 letture

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