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WWF: ''sospendere la concessione dell'Api!''

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il WWF Italia esprime la propria solidarieta’ ai familiari delle vittime dell’ennesimo, tragico incidente avvenuto oggi presso la Raffineria API di Falconara Marittima.

dal WWF Marche


L’episodio, ultimo di una serie inquietante, evidenzia come i cittadini di Falconara vivano in un costante pericolo di vita non piu’ tollerabile. A dimostrazione di questo risulta inoltre la grave testimonianza del Comitato 25 Agosto sulla mancata attivazione del Piano di emergenza previsto in momenti di crisi quale quello odierno.

Il WWF da sempre si e’ battuto contro l’impianto API e il rinnovo della sua concessione da parte della Regione Marche, anche nelle sedi giudiziarie.
Alla luce di quanto successo oggi il WWF chiede la sospensione della concessione alla Raffineria API, per verificare con attenzione che cosa non abbia funzionato nelle misure di sicurezza. Recentemente inoltre la Procura di Ancona ha aperto un’inchiesta sull’inquinamento persistente all’interno dell’impianto e sulle misure di bonifiche non attuate.
Un blocco dell’impianto potrebbe aiutare a ragionare insieme istituzioni pubbliche, proprieta’ dell’impianto, cittadini e lavoratori sul futuro della raffineria, per ridurre al minimo il rischio di ulteriori incidenti e per tutelare concretamente la salute dei cittadini di Falconara marittima, oggi a rischio piu’ che mai.

Secondo Andrea Dignani, Consigliere Nazionale del WWF Italia “ appare urgente una riscrittura del protocollo che ha permesso il rinnovo della concessione, i sistematici incidenti della raffineria devono far ripensare al rapporto di fiducia tra gli Enti di Controllo, i cittadini e la Raffineria API”.
Il WWF chiede in definitiva alla Regione Marche e alla Provincia di Ancona un impegno fattivo e un coinvolgimento attivo e diretto, oltre che nell’opera di controllo e di vigilanza, anche e soprattutto nelle misure di prevenzione e di sicurezza dentro e fuori la raffineria.

Il WWF ricorda che sono 1.108 in Italia gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in quanto sono presenti sostanze pericolose secondo il Decreto Legislativo 334/99 .
Queste aree (14 si trovano nelle Marche) interessano una popolazione di circa 5 milioni di persone che vivono nelle vicinanze. L'API di Falconara e' solo la punta di un iceberg: nel nostro Paese sono troppe le aree industriali a ridosso di aree densamente urbanizzate, che ogni giorno mettono a repentaglio, con inquinamento o rischio di incidenti, la salute dei cittadini.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 settembre 2004 - 1777 letture

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