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Caccia, strage al via

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
200 milioni sono gli animali che i cacciatori marchigiani potrebbero uccidere grazie al calendario venatorio 2004/05 della Regione Marche

dal WWF Marche
www.wwf.it/marche


La Regione Marche conferma anche quest’anno la propria vicinanza al mondo venatorio con un calendario 2004/2005 completamente appiattito sulle richieste delle doppiette marchigiane.
Sommando il numero massimo di capi abbattibili dai 34312 cacciatori marchigiani, dal 1 settembre 2004 al 31 gennaio 2005, per la selvaggina stanziale e migratoria, altra selvaggina e le specie alle quali si può cacciare in deroga alla normativa europea si arriva alla spaventosa cifra di ben 200 milioni di animali.
Nonostante il parere negativo dell’INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) per i periodi di caccia troppo dilatati, per le giornate di caccia troppo numerose e per le specie cacciabili il regime di deroga alla normativa comunitaria, la Regione Marche ha deciso di preferire il parere favorevole delle Associazioni venatorie “all’apertura al 1 settembre e alla generale riconferma del calendario venatorio della stagione 2003/2004” (così come si legge nel Documento istruttorio allegato alla deliberazione della Giunta regionale per il calendario venatorio).
Nel parere dell’INFS, massima autorità scientifica in materia di fauna, si legge come l’apertura generale sia dannosa alla fauna stanziale, ancora immatura, come anche per l’allodola e la quaglia.
Pollice verso dell’INFS anche per la concessione della caccia a passero, passera mattugia, storno, taccola e fringuello, protette dalle direttive europee, con la motivazione, giudicata non realistica, di ridurre le popolazioni di tali uccelli per ridurre il danneggiamento delle produzioni agricole.
La Regione Marche, per giustificare comunque il suo intervento, arriva a dichiarare come “il parere tecnico INFS non risulta poi tale in quanto si rifà a delle osservazioni tecniche alquanto discutibili.
Il WWF condanna senza appello la Giunta regionale, responsabile di tutelare l’interesse di poche migliata di cacciatori contro quello della stragrande maggioranza dei cittadini marchigiani che si rivolgono al WWF sempre più indignati ad ogni stagione venatoria.
Il WWF sta interessando i propri legali per valutare come intervenire presso l’autorità giudiziaria per salvaguardare le ragioni della fauna, patrimonio indisponibile dello Stato, e dei cittadini che ne hanno a cuore le sorti, il 73% secondo un recente sondaggio ABACUS.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 01 settembre 2004 - 1817 letture

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