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Falconara non dimentica e continua a lottare

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il silenzio e le fiaccole di Falconara per tornare a 5 anni fa.

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Era l'alba del 25 Agosto di cinque anni fa. Un'esplosione della raffineria API infuse terrore tra la gente che fuggì in strada e provocò la morte a due persone, due operai, i primi ad accorgersi del guasto: erano Mario Gandolfi ed Ettore Giulian.
Da quel giorno la protesta dei cittadini si è amplificata.
Mercoledì sera i comitati di Fiumesino, Villanova e 25 Agosto, come ogni anno, hanno portato in piazza i cittadini di Falconara in una manifestazione di ricordo e protesta.
Col silenzio e le fiaccole la gente ha dimostrato la propria determinazione a rivendicare "..il proprio diritto alla vita..." come ha detto Franco Budini del Comitato del quartiere Fiumesino.
Quello che si richiede con maggior insistenza è un'indagine che faccia chiarezza sul tasso di incidenza dell'inquinamento prodotto dalla raffineria su tutti i casi di leucemie. Ad Ottobre scade la raccolta delle 6000 firme, tra cui si vede anche quella del sindaco Carletti, per chiedere che si prenda in analisi proprio la relazione esistente tra API e numero di leucemie, in aumento secondo l'indagine ARPAM e l'Istituto Nazionale del Tumori.
Un centinaio di fiaccole hanno quindi rischiarato la notte di mercoledì per un paio d'ore, per confermare un'attivismo della popolazione che non declina, anzi continua a crescere e a nobilitare la città.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 agosto 2004 - 1708 letture

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