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Borgo Roncaglia, sospeso tra relax, natura, storia e tanto farro

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Alla scoperta della bellezza e dell'originalità del nostro entroterra.
L'esempio di Borgo Roncaglia e della Farroteca Monterosso.

di Michele Pinto
michele@viveresenigallia.it


Gli antichi egizi coltivavano il farro già 7.000 anni fa.
La resa per ettaro è però molto bassa e la coltivazione di questo cereale è caduta in disuso. Solo in tempi più recenti il farro, in virtù delle sue molte qualità, è stato reintrodotto.
Il farro viene coltivato in maniera naturale, senza bisogno di concimi o altri prodotti chimici ed è particolarmente adatto alle colline marchigiane.
Proprio nel mezzo della terra del farro, a San Lorenzo in Campo sorge un piccolo borgo rurale, un pugno di case coloniche recentemente restaurate e dotate di quanto occorre per una piacevole vacanza.
Si tratta di mini appartamenti progettati per una vacanza ritemprante che ha come primo obiettivo il relax. Relax favorito dalla natura che circonda il borgo, da un panorama mozzafiato e dall'assenza di ogni rumore molesto.
Vicinissimo a Borgo Roncaglia si trova la Farroteca Monterosso. Anche qui sembra di essere tornati indietro di due secoli. L'ambiente rustico, le pentole in rame, i muri di mattoni, i tavoli in legno offrono un'atmosfera d'altri tempi. Ma è la cucina che la rende unica in Italia: si tratta dell'unico locale dove si può mangiare esclusivamente farro. Dall'antipasto al dolce tutto è preparato con il farro.
La farroteca è stata voluta da Lea Luzi, proprietaria della Monterosso per far conoscere il sapore e le qualità del Farro.
Per informazioni e per prenotare www.farrotecamonterosso.it.


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Borgo Roncaglia


La farroteca La farroteca La farroteca La farroteca
La Farroteca Monterosso





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 25 agosto 2004 - 2320 letture

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