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Dianetics: dubbi e domande

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, successive alla pubblicazione di alcuni interventi di Scientology, un nostro lettore ne spiega la dottrina.

dal Gruppo tutela sanità Mentale


Direttore,
alcune riflessioni sul problema del gruppo di Scientology, così attivo dalle nostre parti e sempre al centro di polemiche e azioni giudiziarie.
Scrive Hubbard, il fondatore: “Togli gli engrammi dalla tua mente e godrai di una vita sana e felice”.
In questa frase è raccolto un aspetto importante del gruppo americano: la ricerca di Scientology mira ad una terapia della mente, ad una liberazione interiore dalle negatività della psiche che generano la mente reattiva, ossia una risposta disordinata, scoordinata ai drammi dell’esistenza. L’engramma non è il peccato, nel senso tradizionale del termine, infatti non è volontario, ma è ciò che si forma nella memoria nei momenti difficili, oscuri dell’esistenza, e non solo.
Ora, se la liberazione della psiche dai traumi sarebbe cosa lodevole, la conquista della mente analitica, perfettamente razionale, lucida, consequenziale, fino al conseguimento dello stato di Clear passa attraverso una terapia tra le più discutibili.
L’ignaro adepto viene costretto a seguire un’interminabile e costosa serie di corsi, alla mercé di un personaggio denominato Auditor, che gli propone una serie di quesiti ai quali deve rispondere. Questo processo, che si ammanta di tecniche psicologiche – quindi apparentemente scientifiche – in realtà nasconde un’opera d’indottrinamento sottile, mediante cui la persona viene indotta a credere che tutto il mondo esterno, famiglia, insegnanti, chiese, sia causa di pericoli per la sua integrità psicologica e che lo sviluppo autentico della sua personalità sia necessariamente connesso agli insegnamenti dell’associazione.
Le testimonianze di membri dissociati, i servizi televisivi, la lettura di testi ci offrono il panorama di quella che appare come una vera mistificazione. Ne sono la riprova le numerose cause e l’odio acceso degli scientologhi contro psichiatri e la psichiatria e le infinite cause intentate contro il gruppo, accusato di plagio dai familiari di quelle che vengono descritte come persone plagiate.
Ma c’è qualcosa che va oltre lo psicologismo ed è la filosofia di Scientology. Sappiamo che Ron Hubbard è stato un prolifico scrittore di fantascienza e si comprenderà perché abbia saputo esprimere tanta creatività nell’inventare i miti di fondazione di quella che si definisce una nuova religione. Il tema a cui alludiamo quello della reincarnazione, data per certa proprio oggi, quando tutte le cosiddette prove scientifiche sono crollate sotto l’analisi degli studiosi, in particolare psicologi e psichiatri.
Ritornando al discorso, scopriamo che – secondo Scientology - molti di questi turbamenti della mente reattiva sono il risultato di vicende di traumi vissute nelle precedenti reincarnazioni.
Chiediamo semplicemente come sia possibile provare questa dipendenza e quanto sia scientifico un atteggiamento che relega in un passato individuale semplicemente inesistente e dunque indimostrabile – perché la reincarnazione è un mito primitivo senza alcun fondamento – i problemi reali del presente.
Sostenere che sia possibile scoprire “scientificamente” il vissuto di precedenti reincarnazioni supera le pretese stesse delle religioni orientali e manifesta un atteggiamento manipolatorio della mente assai pericoloso. Un paragone opportuno è dato dallo spettacolo risibile delle regressioni alle vite precedenti offerto in televisione da psicologi che usano l’ipnosi. La reazione di condanna degli studiosi ha bloccato queste esibizioni da baraccone.

Ma c’è ancora di più. Per suffragare l’aspetto scientifico, ecco che l’Auditor – una persona che non ha alcun grado accademico riconosciuto e che si permette di mettere mano sulla coscienza delle persone, senza avere la minima idea della complessità e della gravità dei problemi che va a trattare – utilizza uno strumento misterioso che comproverebbe le veridicità delle sue analisi, chiamato l’E-Meter.
Si tratta, a tutta evidenza, di un semplice marchingegno costituito da uno strumento elettrico in grado di registrare le microcorrenti epidermiche e nient’altro. Con questo portento della tecnologia Dianetics crede di offrire una dimostrazione della serietà scientifica della sua costruzione mitologica (sappiamo che vende questo aggeggio tecnologico a carissimo prezzo, come del resto fa con tutti i suoi corsi mirabolanti).

Dunque, la persona che cerca la liberazione mentale mediante questo gruppo si trova a dover percorrere un lunghissimo cammino ad ostacoli, caratterizzato da corsi sempre più costosi, nel miraggio di acquistare una conoscenza di se stesso e dell'universo riservata a pochi eletti, fino a raggiungere – ma quando? - l’improbabile liberazione con l’acquisizione di poteri divini sullo spazio e sul tempo e questo con le sole sue forze, seguendo rigidamente e letteralmente gli insegnamenti del guru Ron Hubbard.
Il fondatore ha mescolato gli insegnamenti mal compresi del buddismo, con uno psicologismo da rivista divulgativa, e una tecnologia elementare, avendo la pretesa di fondare infine una nuova religione – Scientology – basata unicamente sul suo insegnamento.
Senza adeguata preparazione accademica, ha fondato un metodo psicologico infallibile; senza preparazione filosofica ha costruito una tortuosa concezione del mondo che supererebbe ogni altra dottrina; senza alcuna divina rivelazione ha fondato una nuova religione, pretendendo d’indicare l’unica via per rendere l’uomo simile a Dio!
Il suo programma è stranamente simile a quello offerto dal serpente alla coppia delle origini: “Mangiate questo frutto e diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male”.
Hubbard afferma: “Conosciamo troppo poco di noi stessi e sfruttiamo appena il dieci per cento del potenziale della nostra mente”.
Noi rispondiamo: è vero, ma allora cerchiamo di far funzionare bene quel poco che usiamo!





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 agosto 2004 - 4433 letture

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