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I Maya sono sbarcati a Senigallia... con la fantasia si può!

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
I Giochi Senza Barriere volgono quasi al termine, dopo aver entusiasmato e sensibilizzato più di 250 bambini al rispetto ed alla pace.

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Sono iniziati mercoledì, per chiudersi domani ed hanno coinvolto più di 250 bambini con giochi e momenti di formazione: sono i Giochi Senza Barriere.
Ormai da 22 anni vengono organizzati dalla Parrocchia del Portone, ma vengono coinvolti anche bambini e persone non strettamente legate al contesto parrocchiale.
I giochi si svolgono dietro il Teatro del Portone, dove è stato allestito un campo Maya.
Come ogni anno, infatti, viene lanciato un tema; quest'anno la non-violenza, la curiosità e il rispetto per le civiltà diverse dalle nostre e per la Natura sono i discorsi che gli educatori e i giochi puntano a far emergere.
Così, dopo un momento di riflessione su come i Maya, appunto, rispettavano e vivevano in simbiosi con la Natura, comprendendone quel cordone ombelicale che lega l'uomo a lei, tutti a correre tra le tende degli indiani a godere di quei giochi ricchi di acqua, sapone e risate che sono stati preparati.
Giochi senza Barriere, appunto perchè senza limiti, tutto è concesso per divertirsi.
Dunque quest'anno c'è un nobile e molto attuale scopo nei giochi. Oltre all'insegnamento del rispetto della Natura e quindi anche della raccolta differenziata, ci si è soffermati sul tema della pace e della non-violenza, così come i Maya opposero una resistenza passiva all'invasione spagnola.
Tutto è all'insegna di un'educazione che può partire e crescere solo con le nuovissime generazioni, che potranno assimilare degli atteggiamenti e delle idee da fondere con il loro carattere, la loro formazione.

La festa La festa
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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 agosto 2004 - 2044 letture

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