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Repressione all'abusivismo commerciale

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Numerose le azioni della Polizia municipale per contrastare il fenomeno che puntuale ogni anno si ripresenta sulla spiaggia di velluto.

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Causa il controllo delle forze dell'ordine e l'immigrato, che stava vendendo la sua mercanzia sulla spiaggia, finisce al pronto soccorso. Tanta è stata la paura, forse di vedersi sfuggire l'unica possibilità di lavoro che aveva, che la pressione è salita alle stelle e gli stessi agenti hanno dovuto chiamare il 118.
L'immigrato, che ora sta bene, aveva anche intimato il suicidio se gli avessero tolto la bancarella che, abusivamente teneva sulla battigia e che attirava, con la sua merce, i bagnanti.
La mercanzia, che contava, oltre ai capi di abbigliamento, anche dei quadri è stata sequestrata e al venditore è stata inflitta una multa di 5.164 euro, come prevede il decreto Bersani. Tale multa è una sanzione amministrativa, se non venisse pagata la sua cifra dovrebbe raddoppiare e, poi, lo Stato dovrebbe iniziare una sorta di confisca dei beni dell'uomo, pari all'ammontare dell'ammenda. L'immigrato inoltre non dovrebbe essere rimpatriato, se fosse trovato privo del permesso di soggiorno, in quanto il suo non è un reato penale, bensì la violazione di una norma amministrativa del Comune.
Ad un altro commerciante è stata, poi, inflitta una multa di 1.032 euro perchè utilizzava un banco fisso per la vendita della sua merce violando, così, una norma comunale che ammette solo un commercio itinerante nei terreni demaniali.
Le operazioni di Polizia e Capitaneria vanno avanti.
Molti, infatti, sembrano essere i commercianti abusivi, che allettano però alquanto le nostre passeggiate sul bagnasciuga!
Per quanto riguarda la merce confiscata, questa viene data a Caritas e ad altre associazioni che ne fanno richiesta, ma non sappiamo da dove proviene.
E questa è la cosa più importante da sapere, perchè l'immigrato è l'anello finale di una catena nascosta e illecita. Molto probabilmente si sfrutta la disperazione di questi per coprire interessi e traffici sporchi e personali. Si dovrebbe arrivare alla sorgente, più che multare, alla foce, che è inevitabilmente trascinato dalla corrente.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 agosto 2004 - 2036 letture

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