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Le truffe sono cambiate

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Sempre più si sfruttano gli innocenti minorenni. Sempre più ci si inventa nuovi metodi. Ma perchè? Cosa manca?

di Giulia Torbidoni
giulia@viveresenigallia.it


Lunedì pomeriggio. Siamo nel lungomare Marconi gonfio di turisti. I bar lavorano senza sosta tra un gelato e l'altro, una bibita e l'altra....proprio quella che li truffa.
Il meccanismo, studiato e portato avanti da un uomo, ha derubato qualche centinaia di euro e utilizzava l'ingenuità e l'innocenza di una bambina: la sua stessa figlia.
La bimba entrava nei bar del lungomare e pagava una bibita con una banconota da 20 euro. Dopo che le era stato dato il resto entrava in scena il padre che, con tono educato e tranquillo, diceva al barista di essersi sbagliato: "...mia figlia ha pagato con una banconota da 20 non, da 10!...".
A quel punto il barista, magari anche un po' imbarazzato nel sentirsi in qualche modo accusato di aver abusato dell'iinocenza di una bambina, non impiegava molto tempo a dare il resto "giusto", o meglio, quello errato che lo avrebbe derubato.
E' stato un operatore turistico, che aveva assistito all'accaduto e aveva percepito qualcosa di insolito e strano, a segure padre e figlia e a notare che anche in un altro bar si stava ripetendo la stessa storia.
E' a questo punto che il bagnino-detective svela il truffatore, che prontamente risale in auto e se ne va.
I Carabinieri subito avvisati hanno avuto il numero della targa della macchina, Peugeot familiare, che il bagnino ha fatto in tempo a registrare.
Un ennesimo episodio che mostra quanto il ladrocinio e la truffa siano quasi mezzi indispensabili di vita: si arriva infatti a mettere a repentaglio la propria esistenza e quella di una bambina per poche centinaia di euro.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 agosto 2004 - 1854 letture

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