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PM 10: non è colpa delle auto

6' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Le considerazioni di un lettore sul piano di riordino della sosta e del centro storico e sull'inquinamento in generale.

da Andrea Greganti


A margine, ma non tanto, dell'animato dibattito circa pedonalizzazione e sosta a pagamento nel centro storico senigalliese, credo che occorra anche un momento di riflessione più generale non solo sui problemi della valorizzazione o meno dell'ambiente urbano cittadino, ma anche sull'inquinamento in senso lato da motorizzazione nel territorio. Prima di arrivare al punto, esprimo solo la parentesi "urbicentrica" residua. E cioè che considero davvero una necessità e un riscontro dovuto alla cittadinanza "economica" che le autorità comunali senigalliesi concedano facilities di sosta, e con urgenza, almeno agli operatori quotidiani "di servizio" del centro, sia in area blu che anche a mezzo di una prudente e limitata attivazione delle previste scacchiere contigue a disco orario. Del pari andrebbero senz'altro eliminate subito le odiose discriminazioni a danno delle famiglie e dei cittadini residenti e dimoranti nel perimetro delle mura. Tali cittadini di fatto in molti casi possono trovarsi costretti a 1) pagare, 2) impazzire con soste a largo raggio non solo non gradite - che sarebbe il meno, date certe considerazioni ideologiche a tappeto purtroppo esternate acriticamente anche da esponenti politici che era lecito ritenere di credo vicino alle istanze dei poveri cristi qualsiasi - ma anche non giustificate, ne' indispensabili, 3) scappare, con conseguente svilimento e deprezzamento del patrimonio immobiliare - si ricordi, in grandissima parte privato - del centro cittadino che tanto si vorrebbe tutelare e valorizzare, sulla carta.
Pensare con un attimo di attenzione da parte dei politici locali al tutto di cui sopra sarebbe peraltro in linea con quanto applicato nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani, che - ad esempio - concedono tra l'altro e senz'altro a dimoranti vari di fatto gli stessi e pieni diritti di accesso e sosta dei residenti.
Veniamo comunque al dunque, circa inquinamento e prossimo autunno alle porte..
Un poco noto e poco citato ma valevole in contesto regionale "Accordo tra le province" del 4 febbraio 2004 prevedeva per il 2004 e 2005 .. "circolazione a targhe alterne in tutto il territorio comunale..esclusi i veicoli con revisione annuale dei gas di scarico (bollino blu)..ecc."

Vedi: Visita il sito Eco dalla Città

La più' furba provincia di Pesaro-Urbino e i più furbi Comuni di Pesaro e Fano, colpiti da atrazina in acquedotti ma ancora dal forte respiro, si sono subito adeguati e i possessori del benedetto bollino blu (anch'io me lo sono fatto fare, meglio di un tatuaggio..) ivi hanno potuto e potranno ragionevolmente ben ignorare ghetti e blocchi vari. C è comunque dell'altro.
Sembra scientificamente provato che particelle e subparticelle da PM 10 in giù (ossia il noto particolato più o meno fine e finissimo, prima detto polvere e/o fuliggine) da polvere ambientale, sabbiosità atmosferica a breve e lunga distanza (anche da Sahara ecc,), aerosol da salinità marina, risollevamento e attrito da veicoli (volvente=gomme/ asfalto, radente=ferodi, pasticche e guarnizioni freni) sia molto poco nocivo, e se vogliamo fisiologico all'esistenza e al progresso umano, tanto più che è comunque molto ma molto più contenuto del ben più invasivo passato inquinamento da legna e carbone, polveri da foraggi e paglia, ecc..
Molto peggio è naturalmente l'inquinamento in particolato di origine industriale (a Senigallia una volta massimamente l'Italcementi) e quello da emissione dei motori e non da circolazione dei veicoli.
Ebbene, le polveri sottili da emissione dei motori a benzina sono pressochè pari a zero, mentre i motori Diesel anche Euro vari, e soprattutto i motori Diesel dei veicoli industriali, sono sì inquinanti in polverine. In pratica il rapporto tra un'automobile a benzina e un veicolo industriale a trazione Diesl per quanto attiene l'emissione di particolato dannoso, può arrivare a superare la proporzione di 1 a 1000. Per documentarsi esistono una pletora di siti Internet, ma i più chiari mi sembrano i collegamenti con l'UFAFP svizzero, ossia l'Ufficio Fed/le Ambiente Foreste e Paesaggio (controllare per credere).
Chiaro che con meta' del recente parco automobilistico circolante e conseguente elettorato dieselizzato, pochi lo dicono e in effetti quasi nessuno, a tutto giugno 2004 (!), lo sa !!!!
Ciò non toglie che Stato, Regioni, Province e Comuni, e Case automobilistiche pure, dovrebbero adeguarsi alla suddetta e scientificamente ultraconsacrata ovvietà, e far di tutto per promuovere e incentivare, anche economicamente, l'installazione a monte e a valle (dovrebbe costare abbastanza meno di impianti a metano o GPL e tecnicamente è fattibile anche l'installazione su veicoli Diesel già costruiti) dei famosi filtri AntiParticolato o FAP che di qui a poco faranno senz'altro la fortuna e la consolazione dei costruttori - soprattutto francesi ora - e dei clienti più avveduti, responsabili e buoni consumatori. ..Altro che blocchi a effetto della circolazione, con vigili magari perplessi, ma cipigliosi, e pattuglianti e volontari di protezioni civili varie con tutine arancioni da ostaggi decapitandi degli islamici !!
(Purtroppo).
Speriamo quindi che almeno le autorità comunali senigalliesi (che non è che siano proprio sceme, è lecito pensare, e infatti in temi ambientalistici sono fin troppo attente e vigili) vogliano prendere atto di quanto sopra e iniziare un momento di informazione e di sensibilizzazione conseguente verso la cittadinanza locale, con eventuali provvedimenti limitativi della circolazione - ove proprio verificabili come indispensabili - conseguentemente contenuti e mirati. (Il discorso è comunque qui certamente più ampio del contesto locale..). Per concludere, tornando al Centro-Città, nel rispetto della serietà e della competenza di tutte le autorità municipali, francamente il più dialettico e illuminato nel contesto del semi-famigerato ormai "Piano Cervellati" mi è parso proprio l'Elfo Verde-Assessore Ceresoni. L'Assessore all'Ambiente (in molti Comuni, che forse temomo "intemperanze" varie, tali assessorati sono regolarmente preclusi ai Verdi) è senz'altro un apostolo intemerato e un po' ispirato dell'Ambiente, ma anche - credo - un progressista e un public servant sensibile, che dialoga con le istanze della società e magari si documenta e si aggiorna pure, sia per vocazione ideologica che per competenze amministrative d'incarico, e non pare un mestierante della politica (ma è giovane, e quindi forse lo diventerà, e magari toccherà "farci i conti" per decenni..). La sintesi, forse troppo ottimistica, è che o è un grande attore, o che magari è proprio una specie di buon ragazzo.. (Tra l'altro può esserci motivo di ritenere che in contesti di bonifiche ambientali delicate - non scordiamoci di certe fabbriche dismesse, già a rischio - Ceresoni sappia intervenire con buona efficacia e con l'intelligenza dei fatti. E qui si parla di cose anche più serie del Centro Storico e del particolato "standard"..).
Ne consegue che, se l'impressione non è errata, con un interlocutore amministrativo e politico almeno apparentemente disponibile come il suddetto, non converrà forse arrivare al muro contro muro delle prese di posizione ultimative, ma cercare il dialogo e un po' di compromesso. Senno' arroccamenti e dinieghi (soprattutto dall'alto della posizione di forza e di "imperio" dell'autorità costituita, salvo imprevedibili ribaltoni), in clima di dichiarate e reciproche ostilità giunta-parti sociali varie, potrebbero rischiare di diventare definitivi.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 luglio 2004 - 2187 letture

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