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Secondo Consiglio Comunale per il sindaco Bello

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Dopo il Chiostro di San Francesco, il sindaco Massimo Bello ha di nuovo proposto un’insolita sede per ospitare il secondo Consiglio Comunale della nuova amministrazione.

di Matteo Mariani
in collaborazione con Carta Canta


Alle ore 21 di mercoledì, infatti, l’assemblea cittadina ha preso luogo nella suggestiva sede del Museo Civico Parrocchiale, con abbondante partecipazione della popolazione. Di particolare importanza i punti all’ordine del giorno: la discussione del Conto Consuntivo pertinente alla gestione dell’anno 2003, approvato all’unanimità; la conferma degli indirizzi per l’individuazione dei rappresentanti presso enti, aziende e istituzioni, anch’esso approvato con voto unanime, a differenza del punto attinente alle Commissioni, approvato a maggioranza dei membri (con 5 voti contrari). Tale decisione ha comportato la soppressione della Commissione Edilizia in seno al comune di Ostra Vetere. " È stata una scelta maturata per favorire lo snellimento e la celerità delle pratiche burocratiche, nonché di indubbio vantaggio economico", ha spiegato il sindaco Bello al termine del Consiglio.
Nota particolare, la questione sollevata dal capogruppo di minoranza Lorella Campolucci in merito alla sede dell’assemblea: "Ai sensi del nostro statuto comunale – ha rilevato la stessa in chiusura di seduta – la sede ufficiale del consiglio comunale è la sala interna alla casa municipale. Per cui – ha continuato la Campolucci – non riusciamo a comprendere la ragione di tali e ripetuti spostamenti". "Il potere di scegliere la sede del Consiglio – ha ribattuto prontamente Massimo Bello – mi è attribuito chiaramente dalle disposizioni dello statuto comunale, in caso di particolari esigenze e comprovati motivi. Come ho già più volte spiegato – ha concluso con serenità il neo-sindaco –, crediamo che l’esigenza di portare la politica dal palazzo all’agorà, per coinvolgere i cittadini e renderli partecipi delle scelte amministrative, sia un motivo più che valido e pienamente legittimo".

   

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 09 luglio 2004 - 1816 letture

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