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Piano di riordino del traffico: servirà un periodo di rodaggio

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
In questi giorni sta finalmente entrando a regime il tanto discusso “Piano di riordino del traffico veicolare e della sosta nel centro urbano”.
Il Gruppo Società e Ambiente non ritiene giustificate tutte le proteste e le accuse che sono state rivolte al piano.

dal Gruppo Società Ambiente Senigallia
http://www.gsa-senigallia.it


Il “Gruppo Società e Ambiente” ha già avuto occasione di esprimere il proprio giudizio, in linea di massima positivo, negli appositi incontri tecnici e di suggerire alcune modifiche ed integrazioni. Pertanto non è nostra intenzione, in questa sede, intervenire in merito ai contenuti tecnici del provvedimento, bensì di esprimere alcune valutazioni di carattere più generale.

La gran mole di discussioni suscitate dal progetto e la marea di proteste scaturite dallo stesso, non sono da noi ritenute sempre e del tutto giustificate, non poche volte ci sembrano più frutto di scarsa informazione e pregiudizio che di reali necessità.

Quanto detto in precedenza dimostra ancora una volta come questa città sia tendenzialmente conservatrice e come ogni innovazione sia, almeno in un primo momento, accolta con diffidenza ed ostracismo, specie da alcuni settori preoccupati esclusivamente di non perdere posizioni di parte.
Salvo poi, una volta digerita la novità, accettarla senza troppi rimpianti per il passato.

Il riordino della sosta e della viabilità nel centro urbano era un provvedimento più che mai necessario.
Non si poteva più andare avanti con il caos ed il pressappochismo imperante fino ad oggi.
Se si può imputare una colpa alla Amministrazione Comunale è quella di essere arrivati tardi. Tutte le altre città medio - grandi della regione stanno intervenendo da tempo nel settore con provvedimenti simili.

Certo il Piano non è perfetto e presenta anche per noi lati deboli ed incertezze; ma come ogni altro strumento del genere è sicuramente perfettibile e saranno proprio le prime esperienze sul campo a suggerire i necessari aggiustamenti.
Per questo ci permettiamo di suggerire a tutte le parti in causa di abbandonare toni da crociata e lavorare nell’interesse generale della città.

Alla Amministrazione Comunale se da una parte chiediamo di non considerare il Piano “intangibile”, dall’altra riteniamo necessario che, una volta appurata la sua validità e dopo il necessario periodo di rodaggio, si proceda alla sua applicazione con decisione senza chiudere, all’occasione, uno (od entrambi) gli occhi.
La tolleranza, quando diventa eccessiva, è spesso fonte di disordine ed ingiustizia e porta a situazioni difficilmente sostenibili, come dimostra il recente passato cui oggi si cerca di porre rimedio.

Un’ultima riflessione prima di concludere: crediamo che su un argomento così importante la discussione e le decisioni non siano lasciate solo ai soggetti interessati, o a chi alza di più la voce, ma si debba ascoltare tutta la città; per questo non escludiamo il ricorso ad uno strumento quale il referendum consultivo.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 giugno 2004 - 2026 letture

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